"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 24 agosto 2014

La Domenica con Gesù, XXI del tempo Ordinario / A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.

Testi: "Così dice il Signore a Sebna, maggiordomo del palazzo: Ti toglierò la carica...chiamerò il mio servo Eliakìm...e metterò il tuo potere nelle sue mani...Gli porrò sulla spalla la chiave della casa di Davide..." Is 22, 19-23. 
"O profondità della ricchezza, della sapienza e della conoscenza di Dio ! Quanto insondabili sono i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie !..." Rm 11, 33-36. 
"...La gente, chi dice che sia il Figlio dell' uomo?...Alcuni dicono il Battista, altri Elia, altri Geremia...Rispose Simon Pietro: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente...Beato sei tu, Simone...perchè nè carne nè sangue te lo hanno rivelato, ma il Pade mio...E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa...A te darò le chiavi del regno dei cieli..." Mt 16, 13-20.

L' evangelista Matteo rileva che Gesù lascia il territorio d'Israele, per dirigersi verso nord. Proprio in questo territorio, il narratore-teologo colloca, esplicitamente, un' imminente fondazione, la nascita, cioè, della nuova comunità, che continuerà e completerà l' antica. Al rifiuto dei capi d' Israele, si contrappone, invece, l' accoglienza e il riconoscimento dei discepoli. Viene, qui, contrapposto un uomo di fede, che grazie alla sua adesione a Gesù, il Messia, diventerà il fondamento della nuova costruzione. 

- L'identità di Gesù. L'episodio è ambientato "nella regione di Cesarea": dunque in un luogo, "all'estero", lontano dalla folla degli amici e dei nemici. Gesù vuole conoscere l'opinione della gente su di sè e chiede che cosa dicano di lui. La prima risposta comprende un semplice elenco di opinioni.

La seconda domanda di Gesù, invece, mette i discepoli di fronte ad una scelta. Essi devono, cioè, uscire allo scoperto e manifestare, quale idea si sono fatti di lui. La risposta, questa volta ,è attribuita ad un solo discepolo,."Simon Pietro", che "esplode" in una vera e propria professione di fede matura. Due e distinti sono i titoli adoperati da Matteo: "Cristo" e "Figlio di Dio". Notiamo che: il termine "Cristo", traduzione greca del' ebraico "Messia", indica l' Unto, il Consacrato. E' un titolo, che designa il ruolo, svolto da un personaggio preciso. Conseguentemente, i discepoli, riconoscendo in Gesù il Cristo, lo identificano con l' uomo, scelto da Dio per il suo grande intervento salvifico a favore d' Israele.

Invece, l' altro titolo, "Figlio di Dio", indica una qualità costitutiva della persona: in questo modo, la fede del discepolo esprime la convinzione che Gesù sia in stretta relazione personale con YHWH e sia, egli stesso, Dio (e non un semplice inviato di Dio).

- La risposta di Gesù, una "rivelazione" per Pietro. La risposta di Gesù segue immediatamente e inizia con una beatitudine: egli, cioè, fa i "complimenti" e le congratulazioni al discepolo, ma soprattutto lo invita a gioire per un evento importante e decisivo. L'evento per cui Gesù invita il discepolo a rallegrarsi è una rivelazione. Il sostantivo "apokalypsis"(= apocalisse) indica lo svelamento del progetto, che Dio sta attuando per la salvezza umana. Con la formula "carne e sangue" vengono designate le forze umane, ovvero le capacità intellettuali di Simone. Il discepolo non arriva con le sue forze a conquistare la verità: è il Padre che glene fa dono.

- Simone diventa "Roccia". Al dono del Padre, il Figlio aggiunge una consegna importante: tu sei "Kepha" (= Roccia). Quando la comunità cristiana cominciò a parlare in greco, il nome "Kephas", come afferma Paolo, divenne "Petros". Su questa persona, il Messia costruirà la "sua Chiesa". La Chiesa di Gesù è la nuova comunità che riconosce in lui il Messia. Pietro è la prima pietra di una nuova costruzione. Questa nuova realtà non sarà soggetta alla morte.

All'immagine della pietra fondamentale ne viene aggiunta un'altra: quella del ministro "plenipotenziario" del nuovo regno. Con allusione all' antico rito di consegnare la chiave della città, Gesù promette di costituire Pietro suo vicario nell' annuncio e nel servizio del regno, che il Messia è venuto ad inaugurare. 
La seconda parte della promessa, ne introduce un' altra, coi verbi "legare e sciogliere": ciò significa che si è passati ad una terza immagine, per completare le precedenti. La formula ha due significati, uno morale ed uno giuridico. Nel senso morale, "legare e sciogliere" significa imporre un obbligo o dichiararne liberi, proibire o permettere.

Nel senso giuridico, invece, significa ammettere in una società o escluderne, stabilendo concretamente le condizioni indispensabili, per esserne membri.

                                                                                       Mons. Nino Scarcione


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