"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

giovedì 9 luglio 2015

Il Palio dei Normanni, edizione numero 60, rischia di non farsi.

I comitati di quartiere, Monte, Casalotto, Castellina e Canali, dopo aver convocato la stampa, hanno fatto sapere che alle condizioni attuali non parteciperanno alla manifestazione con i loro figuranti e i cavalieri giostranti. 
Uno strappo durissimo dovuto alla decisione dell’amministrazione comunale non solo di non rispettare l’impegno di pagare i rimborsi ai cavalieri giostranti del 2012 e 2013, ancora non liquidati, ma di non prevedere alcun rimborso anche per l’edizione di quest’anno. 
Stessa decisione da parte di Sala delle Luci per i rimborsi ai figuranti che non arriveranno, ne per il passato e ne per il presente. 
“Dovranno rispondere di questo a tutta la città, a queste condizioni noi non ci stiamo, la riunione di martedì con l'assessore Giancarlo Giordani, non ha sortito nulla, nessun piano economico-finanziario per il Palio, ne un minimo di organizzazione avviata”, ha detto Massimo Di Seri, responsabile del comitato Castellina. 
L’assessore Giordani in una nota ha fatto sapere da parte sua che la sessantesima edizione del Palio “vedrà la partecipazione gratuita di tutti i figuranti e cavalieri”. 
Insomma non ci sarebbero i soldi, dice l’amministratore, “stante per il perdurante blocco del bilancio della Regione Siciliana”. 
Un cavaliere per prendere parte al Palio affronta diverse spese vive, dai 180 euro per le calzature dei cavalli ai 60 euro per la ferratura, passando per i 25 euro del certificato medico e ai soldi per l’assicurazione. 
Da anni i cavalieri non ricevono alcun rimborso, così come i figuranti. 
Ora i quartieri si sentono presi in giro, a causa di promesse non mantenute. Il coordinatore generale del Palio, Germano Crocco, da anni non nasconde il suo fortissimo malcontento per il mancato pagamento dei figuranti. Lo stesso Crocco potrebbe dimettersi di fronte all’impossibilità di far partire la macchina organizzativa. Anche perché senza comitati di quartieri e cavalieri giostranti non si va da nessuna parte. 
E l’amministrazione, dopo la Di Giorgio e il consigliere Picicuto, rischia adesso seriamente di perdere anche il consigliere Laura Saffila, apertamente schierata con i comitati di quartiere, come confermato dai presidenti dei quartieri. 
La città rischia di rimanere senza Palio, forse per la prima volta dopo cinquantanove anni, un danno di immagine ed economico fortissimo per una città già in grave difficoltà. 
Se il Palio dovesse saltare per il sindaco Filippo Miroddi si aprirebbero le porte delle dimissioni chieste a gran voce da tutta la città. Si tratterebbe di una macchia politica talmente forte e incancellabile da far scattare il commissariamento del governo cittadino. 
Ecco perché occorre che il primo cittadino prenda subito la situazione in mano, trovando le somme per mettere una toppa ad una situazione incandescente.

                                                                                         Roberto Palermo

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