Caro presidente,
leggo dalla stampa locale che i cittadini di Piazza tra proposte di nuovi balzelli funerari, ricorrenti difficoltà per la realizzazione del Palio aggiunti a tutto il resto hanno veramente di che pensare.
A proposito di tasse sul caro estinto ho scritto la poesia che accludo.
Un gioco, una pasquinata che ognuno può leggere per sorridere o per non sorridere affatto, se vuole. Nessun suggerimento, ovviamente.
Mi venne incontro stravolto furibondo
Totò mio amico, precario forestale…
“Non fermarmi, cose dell’altro mondo !
Vado a fare schifìo all’ufficio comunale.”
“Capisco. Il dolore porta pensieri strani ,
hai appena portato tua nonna al cimitero,
è tardi ormai, il comune aprirà domani.”
“Aah! In vita si mangiava un frigo intero,
che donna! Non alta, forse un po’ larga,
pure adesso caro mi costò averla amata
il tabbuto extralarge, maniglie e targa,
trovato su e-bay in offerta ribassata !
Arriviamo stanchi davanti al cimitero,
quando uno grida “Alt! E’ la nuova norma ”
Blocca il carro, alto, secco, vestito di nero .
“Il viaggio finisce e il tabbuto qui si ferma! “
“Che fine fa il loculo con l’angelo cantore? ”
“Vede quella pedana d’ acciaio dipinto? ”
“Si, ma sul il tabbuto ci metto il televisore? ”
“Appena si poggia la bara del caro estinto,
la blocca, toglie la tara e inizia a calcolare
la tassa che permette l’eterno asilo.
La sblocca quando appare – Ø DA PAGARE,
secondo la tariffa prevista per ogni chilo.
In confidenza, la CPU non é aggiornata.
Espone il saldo al posto dell'acconto
in attesa di aggiungere l’anima nella pesata.
Approfitti dello straordinario sconto !”
“Sconto ? Nessun avviso o nota divulgativa!
A saperlo prima le avrei chiuso la cucina
per una dieta dimagrante preventiva ! ”
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