"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

mercoledì 1 novembre 2017

Il Blog festeggia 8 anni di vita....

Sono trascorsi otto anni da quel lontano 2009 e sono ancora qui, fra alti e bassi, a far da cronista ed a raccontare la “storia” di un quartiere, che giorno dopo giorno scorre puntualmente o con la pioggia o con il ciel sereno.

Il blog è un impegno consistente e sottrae molto tempo a tutto il resto, ma questa mia affermazione era messa in conto, ed ogni anno ne ho conferma, tuttavia, la soddisfazione di avere un seguito e di essere puntualmente letto da migliaia di quartieranti, concittadini, ed oltre, mi spinge ad andare avanti continuando a tirare la carretta.   

Ad onor del vero, questo mio impegno è condiviso da un grande uomo, che dal 2011 è il titolare della rubrica settimanale il “Commento domenicale alla S. Messa”. Mons. Antonino Scarcione, da ben 6 anni cura detta rubrica, che ha un ottimo riscontro tra gli appassionati lettori del blog; una rubrica che non ha eguali nei blog generalisti come il nostro, un primato in assoluto.

Diverse statistiche dicono che molti blog vengono abbandonati dopo tre mesi, potrei fare l’esempio di quelli nati in Città dopo il nostro, basta andare sulla nostra home page, scorrendo con il cursore sulla sinistra, dopo quelli istituzionali, ve ne sono diversi in abbandono da oltre un anno, altri ancora li ho rimossi, non era il caso di lasciarli lì.. 

Il blog richiede una discreta competenza e tanta passione, una passione che va animata giorno dopo giorno, così come il trascorrere della vita, se ciò che fai, non lo porti avanti con amorevole passione, tutto si esaurisce come un fuoco di paglia.


Nel corso di questi otto anni ho sempre più apprezzato il lavoro dei blogger in generale, in quanto è come essere editore di se stessi, ma non solo, da quando abbiamo messo in campo il blog, che è la voce ufficiale del Comitato di Quartiere, siamo diventati la cassa di risonanza di un Quartiere che attraverso l’informazione e la denuncia è ritorno in auge, dopo un periodo (anni 1980), di “emarginazione”.

Negli anni, grazie al metodico lavoro di uomini e donne, il quartiere attraverso la struttura del Comitato, ha ridato nuovo impulso alla storia e alle tradizioni della comunità, e tutto ciò negli ultimi otto anni è stato ampiamente divulgato attraverso le pagine di questo giornale on line. 

Non si finisce mai di imparare ed è forse proprio questo il bello, scrivere, lavorare sul web, catapultare i propri contenuti sui social sono attività in costante cambiamento, mutano con l’evolvere degli strumenti a disposizione, ma anche con le preferenze e i desideri dei lettori.

Quando siamo nati, i blog non erano così diffusi, possiamo vantare di essere stati gli antesignani di altri blog che sulla nostra falsa riga, da noi hanno preso ispirazione. Oggi, invece la rete è piena zeppa di blog, che ci vorrebbe una vita parallela per poter guardarli e leggerli tutti.

Nel corso di questi anni, (pur avendo alle spalle una storia politica, anni ‘90, consigliere comunale prima, ed assessore dopo), ho potuto notare che da quando scrivo, l’approccio di tante persone nei miei confronti è stato diverso, sarà una mia impressione, ma la gente mi ha iniziato a guardare con occhi diversi, di coloro i quali in te vedono un potenziale strumento per la “risoluzione” dei problemi, nel nostro caso, di quelli che si presentano giornalmente nel quartiere.

Certamente, il duplice ruolo di blogger e presidente del quartiere, mi ha permesso una certa visibilità, ed esposizione mediatica, che è stata suffragata da un mio costante impegno e dal cercare di potere fare dare soluzioni ai tanti problemi che negli anni hanno attanagliato il quartiere.

Il nostro è stato, ed è un blog in prima linea, a me che è sempre piaciuto scrivere (se me ne fosse stata data la possibilità mi sarebbe piaciuto scrivere per qualche giornale, ecc.), ma se devi farlo gratis o comunque senza un ritorno di nessun tipo, allora è meglio farlo per se stessi, promuovendo e/o tutelando il quartiere dove sei nato, dove abiti e dove stai facendo crescere i tuoi figli.

Ed è così che la vita va avanti, il proprio impegno per un ideale, per uno stile di vita che ti rende unico, così come unico è il blog che celebra i suoi otto anni di vita, tra alti e bassi e con tante ore da dedicargli, sottraendo, ma si fa per dire, il tempo che inesorabile scorre via.


                                                                                 Filippo Rausa


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