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Sabato 11 novembre, per
il diciottesimo anno consecutivo, il Comitato di Quartiere, per ricordare la
figura di San Martino santo Patrono del Nobile Quartiere Monte Mira, ha organizzato
con il patrocinio dell'Amministrazione comunale, Assessorato al Turismo
e Beni Culturali, il Concorso di disegno e poesia su “San Martino e la
vendemmia” rivolto agli alunni della scuola l’Istituto Comprensivo Luigi
Capuana/Filippo Cordova.
I ragazzi saranno accolti alle ore 10:30 presso l’Auditorium dell'ex chiesa S.Anna,
per la premiazione degli elaborati e la proiezione di un cortometraggio
su san Martino realizzato qualche anno fa dai ragazzi dell'Oratorio
Giovani Orizzonti.
Ma chi era San Martino, di seguito la storia di questo santo venerato nella nostra città dall'anno 1000.
San Martino nasce a Sabaria (Szombathely) in Ungheria, nel 316.
A 10 anni, mostra una grande sensibilità e attitudine per condurre una vita in
comune con gli atri fedeli e, contemporaneamente, per fare esperienza di vita
eremitica, nello studio delle Sacre Scritture, nella meditazione e nella
preghiera.
A 15 anni, si arruola e diviene ufficiale della guardia a cavallo,
distinguendosi per le sue virtù: carità, modestia e spirito ascetico.
Nel 334,
ad Amiens in Francia, avviene il famoso episodio del mantello, tagliato a metà
e condiviso con un mendicante. Successivamente, gli appare in visione il
Cristo, avvolto proprio in un pezzo di mantello.
Martino “legge” l’accaduto come il segnale
della chiamata a diventare, da soldato dell’imperatore, soldato di Cristo.
Affronta questa nuova avventura mettendosi alla sequela di Ilario,vescovo di
Poitiers.
Ritornato in Ungheria, converte la mamma al cristianesimo, in seguito, viene a Milano, per fare esperienza
ascetico-monastica.
Nel 371, “a furor di popolo”, è nominato vescovo di Tours.
Martino è, altresì, ricordato per i seguenti meriti: carità, guarigioni
miracolose, esorcismi, evangelizzazione delle campagne e difesa della retta
dottrina contro le eresie e le superstizioni.
La sua grande forza deriva dal
saper coniugare: azione apostolica e vita contemplativa.
Dopo la sua morte, iniziano numerosi
pellegrinaggi alla sua tomba dalla Francia, dall’ Italia e dalla Spagna.
Essi
ebbero nuovo impulso dopo la conversione di Clodoveo, re dei Franchi, che si
recò presso la sua tomba a rendergli omaggio.
In Francia, portano il suo nome ben 485 comuni e
3667 parrocchie. In Italia, già nel XIII sec., 132 chiese e 15 altari.
Il nome “Martino” vuol dire “dedicato a Marte”.
Emblemi di San Martino: Mantello diviso, Spada, Oca, Pastorale. E’ Patrono
protettore di: Poitiers; dei Mendicanti, Sarti, Albergatori, Soldati.
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