"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 12 novembre 2017

La Domenica con Gesù, XXXII del Tempo Ordinario / A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale.

Testi: “La sapienza di Dio si lascia trovare da chi la cerca con cuore sincero” Sap 6,12-16 . 
“Gesù è morto ed è risorto per noi” 1Ts 4,13-18 . “Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini…cinque di esse erano stolte e cinque sagge…” Mt 25, 1-13.

Quella del vangelo odierno, è una parabola “difficile” da interpretare, addirittura, appare piena di “incongruenze”. 
Eppure, come affermano gli esegeti, fa piacere sentire che il regno dei cieli è simile a dieci ragazze, che sfidano la notte, “armate”, soltanto, di un po’ di luce. Proprio così, il regno è simile a dieci piccole luci nella notte, a gente coraggiosa, che sfida il buio e il ritardo del “sogno”, che aspetta qualcuno, uno sposo, un po’ d’ amore, un abbraccio dalla vita.

Ma qui iniziano i problemi. Infatti, tutti fanno “brutta figura”: lo sposo, che, essendo in ritardo, mette in crisi le ragazze; le cinque stolte, perché non hanno olio di riserva, quelle sagge, perché sono costrette a rifiutare di condividere il loro disagio ed, infine, colui che chiude la porta della casa in festa, è “obbligato” ad andare contro ogni usanza, perché il paese intero partecipava all'evento del matrimonio. 
A questo punto, “scopriamo” che Gesù “adotta” tutte le incongruenze, per tenere attento l’ uditorio.
La svolta è segnata da un grido, che sottolinea lo spegnimento delle torce: “dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. 
La risposta è netta: no, perché non manchi a noi e a voi. Notiamo che l’evangelista non spiega che cosa indichi l’olio. Certamente, deve trattarsi di qualcosa che non può essere né prestato, né diviso. A questo proposito, appare illuminante l’espressione di Gesù: “Risplenda la vostra luce davanti agli uomini e vedano le vostre opere buone”. Forse, l’olio indica le opere buone. Perché, o noi portiamo calore e luce a qualcuno, o non “esistiamo”.

Manca dell’ olio, soltanto, chi dice e non fa. Ma l’ asse, attorno a cui ruota la parabola, è, certamente, quella voce, capace di svegliare la vita. 
Io ho tanta forza, quanta ne ha quella Voce, che, sicuramente, verrà; essa sveglia la vita da tutti gli sconforti, mi consola e disegna un mondo colmo di incontri e di luci. 
A noi basta avere un cuore, che ascolti e ci faccia uscire incontro a chi ci porta un abbraccio.

                                                                              Mons. Antonino Scarcione

Nessun commento: