"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 5 febbraio 2018

Lo sai perché....Comprendere e apprendere, differenza

Molto spesso si padroneggia in modo erroneo l’uso dei verbi. Nonostante ci siano dei verbi all’apparenza simili, i significati sono differenti, quantomeno nelle sfumature. Ne sono un chiaro esempio i verbi che andiamo ad analizzare in questo breve articolo: comprendere ed apprendere.

Il verbo comprendere

Comprendere significa capire e cogliere con la propria mente il senso di qualcosa. Oppure arrivare ad un’intuizione grazie alle proprie conoscenze. La parola comprendere infatti deriva da “prendere tutto”. Ciò mette in evidenza l’idea di assimilare tutte le informazioni necessarie per arrivare alla comprensione generale di una determinata circostanza. Per comprendere, bisogna capire e padroneggiare ogni aspetto di una situazione problematica.

Questo verbo ha un senso molto ampio: può voler dire afferrare il senso di qualcosa ma anche stabilire una relazione tra più idee e più fatti. Comprendere infatti è l’atto con il quale la mente ci porta a formulare un determinato concetto (dal latino: cum capere). Si tratta del risultato di un procedimento mentale che “prende e mette insieme” (comprehendĕre) tutti gli aspetti sensibili particolari che una molteplicità di oggetti e situazioni hanno in comune.

Se riferito ad una persona, indica l’atto di comprendere appieno lo stato d’animo altrui. In questo caso si usa anche il termine di empatia che deriva da en-, “dentro”, e pathos, “sofferenza o sentimento”. In questa circostanza, comprendere è usato quindi per definire la capacità di esprimere empatia da parte di una persona verso un’altro soggetto.

Il verbo apprendere

Comprendere e apprendere
Apprendere invece vuol dire acquisire una serie di nozioni o di capacità. La parola difatti deriva dal verbo “prendere” ovvero appropriarsi della conoscenza. Apprendere vuol dire imparare e venire a conoscenza. Quindi, si può accumulare e immagazzinare le informazioni necessarie ed importanti per custodirle gelosamente nella memoria usando queste nozioni come bagaglio personale.

Il luogo numero uno dell’apprendimento per tutti noi la scuola. Poi sta ad ognuno continuare ad apprendere le nozioni necessarie anche dopo il periodo scolastico, che permettono di andare avanti per la propria strada formativa. Il termine “apprendere” può essere usato anche come appigliarsi o attaccarsi a qualcosa (detto in modo figurativo parlando delle passioni amorose). Ne è una chiara testimonianza la frase dantesca: “il fuoco s’apprese rapidamente alla capanna; Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende”.

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