"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 24 febbraio 2019

A proposito di...la devozione a Maria


Martin Lutero pensava che la devozione a Maria fosse un invenzione tardiva, medievale e debbo dire che anche molti cattolici, tra cui diversi studiosi e teologi, non la pensano tanto diversamente. Peccato che i fatti ci dicano l'esatto contrario.
La più antica e famosa preghiera rivolta a Maria, è stata trovata in un papiro egizio che risale circa al III secolo dopo Cristo.

È un invocazione molto semplice, ma che contiene già l'affermazione della maternità divina di Maria, dogma poi sancito nel 431, dal Concilio di Efeso, e un allusione all'Immacolata Concezione, dogma del 1854: due verità di fede professate dai cristiani da sempre. Il fatto interessante è che la preghiera attribuisce alla Vergine una certa efficacia di protezione che apparterrebbe solo a Dio, una sorta di potere che Dio le concede perché è la Madre di Dio. Ed è la Chiesa dei Martiri che chiede a Maria questa protezione: essa esprime l'atteggiamento di un intero popolo che soffre della persecuzione di Valeriano e di Decio in cui moltissimi cristiani egiziani furono messi a morte.
Il testo originale greco può essere tradotto come: "Noi ci rifugiamo all'ombra della tua misericordia" o "al riparo del tuo cuore".
L'ombra richiama il tema biblico "Delle ali di Dio e del suo cuore misericordioso" che sono rifugio per il povero perseguitato.

Anche il cuore di Maria è grande e misericordioso perché è immacolato, come, alla fine di questa preghiera, si afferma apertamente: Lei, è l'unica "hagné", cioè senza macchia.
"Sola casta" cioè non mescolata con altro. Con il peccato.
Dalla patria di origine, l'Egitto, la preghiera si è diffusa nel mondo cristiano attraverso i riti bizantino, romano, copto, ambrosiano.
Con piccole differenze di traduzione ed ampliamenti di testo.
Credo che più di uno di voi l'abbia sentita almeno una volta.

La preghiera recita così:

"Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio santa Madre di Dio.
Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova,
ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta".

Nel testo originale abbiamo:

Ὑπὸ τὴν σὴν εὐσπλαγχνίαν
καταφεύγομεν, Θεοτόκε.
Τὰς ἡμῶν ἱκεσίας
μὴ παρίδῃς ἐν περιστάσει,
ἀλλ᾽ ἐκ κινδύνων λύτρωσαι ἡμᾶς,
μόνη Ἁγνή, μόνη εὐλογημένη.

Nel finale come detto abbiamo in una traduzione più precisa, o Vergine casta Ἁγνή ("Hagné") da questa radice deriva il nome Agnese, e benedetta "εὐλογημένη".

Se analizziamo la traduzione letterale latina abbiamo:

Sub misericordiam tuam
confugimus, Dei Genetrix.
Nostras deprecationes
ne despicias in necessitate,
sed a periculis libera nos,
una sancta, una benedicta.

Poi successivamente adattata nella versione romana:

Sub tuum praesidium confugimus,
Sancta Dei Genetrix.
Nostras deprecationes ne despicias
in necessitatibus,
sed a periculis cunctis
libera nos semper,
Virgo gloriosa et benedicta.

Si nota come la versione ambrosiana sia rimasta più fedele all'originale:

Sub tuam misericordiam confugimus
Dei Genitrix
(ut) nostram deprecationem
ne inducas in tentationem
sed de periculo
libera nos
sola casta
et benedicta

Catacombe di Priscilla, inizio del III secolo.
Dipinto raffigurante 
Maria con il Bambino
sulle ginocchia e un profeta accanto.
Questa testimonianza non è la sola che attesta come il culto particolare a Maria Vergine (iperdulia) fosse presente già nelle prime comunità cristiane. Abbiamo l'epitaffio nelle catacombe di Priscilla a Roma databile alla fine del 200 d.C. oppure gli stessi graffiti che sono stati rinvenuti nel Santuario dell'Annunciazione a Nazareth. 
La stessa archeologia quindi conferma il particolarissimo ruolo che Maria madre di Gesù ha sempre avuto nella Chiesa cattolica con buona pace di chi ancora oggi vuole affermare il contrario.

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