"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 23 febbraio 2019

La Domenica con Gesù, VII del Tempo Ordinario / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Oggi, Dio ti ha messo nelle mani il tuo nemico…Ma Davide disse ad Abisai: Non ucciderlo !...” Sam 26,2.7-9.12s.22s. . 
“…Il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ ultimo Adamo divenne spirito datore di vita…” I Cor 15,45-49 . 
“…Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano…” Lc 6,27-38.



Ci troviamo di fronte ad un insieme di comandamenti che Gesù propone a noi e noi stessi restiamo colpiti dalla loro concretezza e radicalità. Amare i nemici, fare loro del bene, benedire coloro che ci maledicono e pregare per coloro che ci maltrattano ? E’ possibile ? Vediamo che si tratta del capovolgimento della logica umana della guerra e del mandare al diavolo l’ avversario. Chiaramente, siamo invitati, in modo pressante, alla conversione, a vedere le cose dal punto di vista di Dio, a seguire l’ unico modello: Gesù di Nazareth, che ha amato tutti, fino al dono della sua stessa vita e al perdono dei suoi uccisori.

Notiamo che Gesù si ferma ed “abbraccia” con uno sguardo i suoi discepoli, poi, proclama la felicità di poveri, affamati, sofferenti, perseguitati e manifesta il suo rammarico per quanti, invece, hanno già tutto, credono di non aver bisogno di altro e si illudono di possedere la felicità per mezzo del denaro, dell’ abbondanza e del successo.

In questo discorso, Gesù parla col cuore in mano ed annuncia la buona notizia: il Regno di Dio è già qui. 
I presupposti del Regno ci sono già. Sono coloro che ascoltano: poveri, sofferenti, maltrattati, perseguitati. Coloro che non si lasciano plagiare dagli idoli della ricchezza e del successo. Bisogna mettersi in cammino, andare oltre il proprio io e superare il criterio della reciprocità, che il buon senso ci induce e seguire. Siamo invitati, quindi, a scoprire la “ricchezza” della propria condizione di “scarto dell’ umanità” nell’ amore di Dio, di realizzare ciò che appare follia. Infatti, solo l’ amore può disarmare il nemico.

Così, vediamo che l’ amore per il nemico precede la regola d’ oro che Gesù ci propone: “ciò che volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro”. Figura anche in altre religioni; ad esempio, nell’ Ebraismo, nella filosofia greca e in tutti i profeti della non-violenza. Si fonda su due pilastri: la fiducia nell’ uomo e la fede in Dio.

Certamente, l’ uomo da solo non può vincere l’ impulso alla vendetta, che cova dentro di sé, se il seme dell’amore che è in lui non viene corroborato dalla grazia di Dio. Per questo, opportunamente, Luca conclude con le sagge parole: “Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro”. 

                                                                                   Mons. Antonino Scarcione

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