"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 2 febbraio 2019

La Domenica con Gesù, IV del Tempo Ordinario / C

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto…” Ger 1,4-5.17-19 . 
“…Se parlassi le lingue degli uomini…Se avessi il dono delle profezie…Se dessi tutti i miei beni…ma non avessi la carità, a nulla mi gioverebbe…” I Cor 12,31-13,13 . 
“…Nessun profeta è bene accetto nella sua patria…” Lc 4,21-30.


Quel giorno, la sinagoga è rimasta incantata dal sogno di un mondo nuovo, che Gesù ha delineato. Poi, incredibilmente, i compaesani di Nazaret, pieni di sdegno, lo condussero sul ciglio del monte, per gettarlo giù. 
Vediamo che la cittadina di Nazaret passa dalla fierezza e dalla festa per questo suo figlio, Gesù, che ritorna “avvolto” dalla fama, ad una specie di furore omicida. Proprio come la folla di Gerusalemme, quando passa immediatamente dall’ entusiasmo all’ odio e urla: “Crocifiggilo ! “. Perché ? Difficile dirlo. La storia biblica - come opportunamente afferma E.Ronchi- mostra che la persecuzione è la prova dell’ autenticità del profeta. Canzonandolo, gli urlano: “Fai anche da noi i miracoli di Cafarnao ! ” Essi, chiaramente non cercano veramente Dio, ma un taumaturgo, pronto ad intervenire nei loro piccoli o grandi naufragi: cercano uno che stupisca con effetti speciali e non uno che ci cambi il cuore. Ma questo non è il Dio dei profeti. Gesù, che aveva parlato di una bella notizia per i poveri, di sguardo lungo per i ciechi, di libertà, viene dai compaesani ricondotto dalla misura del mondo al piccolo recinto di Nazaret. Quante volte accadrà ! “Assicuraci pane e miracoli e saremo dalla tua parte ! Moltiplica il pane e ti faremo re.

Ma Gesù sa che con il pane e i miracoli non si liberano le persone, casomai, “ci si impossessa di loro”. E risponde ai suoi compaesani, collocandosi nella scia della più grande profezia biblica, narrando di un Dio, che ha come casa ogni terra straniera, protettore a Zarepta di Sidone di vedove forestiere, guaritore di generali nemici d’ Israele. Un Dio la cui patria è il mondo, la cui casa il dolorwe e il bisogno di ogni uomo. A questo punto, notiamo che il Signore rivela il loro errore più drammatico: si sono sbagliati su Dio. “Sbagliarci su Dio è la cosa peggiore che ci possa capitare. Perché poi si può sbagliare su tutto, sulla storia e sul mondo, sul bene e sul male, sulla vitra e sulla morte” (D.M. Turoldo).

“Allora lo condussero sul ciglio del monte per gettarlo giù”. Ma Gesù, passando in mezzo a loro, si mise in cammino”. Mostrando chiaramente che si può ostacolare la profezia, ma non bloccarla. “Non puoi fermare il vento, gli fai solo perdere tempo”, come ben dice G.Gaber. Non puoi fermare il vento di Dio.

                                                                    Mons. Antonino Scarcione

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