Come è ben visibile da circa una settimana, i soci del nobile quartiere Monte Mira, hanno realizzato, con tanta passione ed amore la classica capanna di Gesù bambino nella grande aiuola di piazza Castello, ai piedi dell'imponente castello Aragonese, con un effetto scenografico non indifferente.
Tra l'altro, quest'anno, sono 25 gli anni di vita della capanna di Gesù bambino, infatti, correva l'anno 1995 allorquando il Nobile Quartiere Monte Mira, si cimentò nel realizzare il simbolo del Natale, la capanna di Gesù bambino. Un vero e proprio record di longevità da riportare negli annali di vita del Comitato di quartiere.
Negli anni '90 il Comitato di quartiere, avente la sede legale presso i locali della casa canonica della chiesa del Crocifisso, era il braccio operativo della comunità della Collegiata del SS. Crocifisso, guidata dal compianto don Michele Nicosiano, e proprio in quegli anni tra le tante attività venne realizzato il primo presepe, vivente, nel giardino esterno del Castello Aragonese.
Un’esperienza unica e irripetibile, furono coinvolte oltre 50 persone e si lavorò sodo per oltre un mese e mezzo per la costruzione degli ambienti e le scenografie.
Il risultato fu un successo di critica e pubblico, i concittadini accorsero da ogni angolo della città per vedere un Presepe vivente in un luogo fino a quel momento inaccessibile ai più.
L’anno successivo venne realizzata la prima capanna di Gesù nel giardino Carmelo Scibona di via Floresta, proprio davanti la statua di pietra, nello stesso luogo fu realizzata nel 1997 e nel 1998.
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