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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

mercoledì 23 dicembre 2020

Aspettando il Natale, pur in un clima da pandemia, si realizza per il 25° anno la capanna di Gesù bambino in piazza Castello.

Come è ben visibile da circa una settimana, i soci del nobile quartiere Monte Mira, hanno realizzato, con tanta passione ed amore la classica capanna di Gesù bambino nella grande aiuola di piazza Castello, ai piedi dell'imponente castello Aragonese, con un effetto scenografico non indifferente.

Seppure in un clima non certo confortante per via del coronavirus che ci tiene vincolati da Dpcm vari, emanati dal Presidente del Consiglio per limitare gli assembramenti, il gruppo dirigente del nobile quartiere non ha voluto fare mancare la costruzione della capanna di Gesù bambino, simbolo del santo Natale. 

Tra l'altro, quest'anno, sono 25 gli anni di vita della capanna di Gesù bambino, infatti, correva l'anno 1995 allorquando il Nobile Quartiere Monte Mira, si cimentò nel realizzare il simbolo del Natale, la capanna di Gesù bambino. Un vero e proprio record di longevità da riportare negli annali di vita del Comitato di quartiere.

Negli anni '90 il Comitato di quartiere, avente la sede legale presso i locali della casa canonica della chiesa del Crocifisso, era il braccio operativo della comunità della Collegiata del SS. Crocifisso, guidata dal compianto don Michele Nicosiano, e proprio in quegli anni tra le tante attività venne realizzato il primo presepe, vivente, nel giardino esterno del Castello Aragonese.
Un’esperienza unica e irripetibile, furono coinvolte oltre 50 persone e si lavorò sodo per oltre un mese e mezzo per la costruzione degli ambienti e le scenografie.
Il risultato fu un successo di critica e pubblico, i concittadini accorsero da ogni angolo della città per vedere un Presepe vivente in un luogo fino a quel momento inaccessibile ai più. 

L’anno successivo venne realizzata la prima capanna di Gesù nel giardino Carmelo Scibona di via Floresta, proprio davanti la statua di pietra, nello stesso luogo fu realizzata nel 1997 e nel 1998.

Dal 1999 al 2000 la capanna venne posta in piazza Cattedrale prospiciente la Basilica; dal 2001 al 2009 la “Capanna di Gesù bambino” trovò dimora nella grande aiuola di piazza Castello, dal 2010 al 2017 venne costruita all’interno del castello Aragonese, sul costone del giardino esterno, ed infine dal 2018 è ritornata sulla grande aiuola di piazza Castello. 

La scelta di questo luogo non a caso, l’ambientazione suggestiva, il castello medievale è infatti il simbolo del “potere” che porta intatto il sapore del tempo passato, l’umilissima capanna ai piedi del maniero evoca che Gesù è nato in una capanna povera, spoglia, riscaldato da due animali e la sua collocazione in questo luogo vuole richiamare l’attenzione di tutti piazzesi, spesso e volentieri distratti e in preda al galoppante consumismo. 

L'augurio è che tutti coloro che passano da li, non guardino solo l’aspetto esteriore della capanna, ma colgano il messaggio di Salvezza e di Amore che Dio ci ha lasciato. 

                                                               Filippo Rausa

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