"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 4 luglio 2021

LA DOMENICA CON GESU' XIV DEL TEMPO ORDINARIO

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Uno spirito entrò in me…Mi disse:…Io ti mando…a una razza di ribelli…Essi…si sono ribellati contro di me…Tu dirai loro: Dice il Signore Dio: Ascoltino o non ascoltino...Sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro”. Ez 2,2-5 . 
“Fratelli, affinchè io non monti in superbia, è stata data alla mia carne una spina…Per tre volte ho pregato il Signore che l’ allontanasse…Ed egli mi ha detto: Ti basta la mia grazia…” 2 Cor 12,7-10 . 
“…Gesù venne nella sua patria…Si mise ad insegnare nella sinagoga…Molti…rimanevano stupiti e dicevano: Da dove gli vengono queste cose ? E che sapienza è quella che gli è stata data ?...Non è costui il falegname, il figlio di Maria…Ed era per loro motivo di scaldalo…Ma Gesù disse loro: Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria…E si meravigliava della loro incredulità”. Mc 6,1-6.

NON PRESUMIAMO DI SAPERE GIA’ TUTTO DI GESU’ …CONTINUIAMO A CERCARLO ED A FARGLI POSTO NEL NOSTRO CUORE. La brevità e concisione della riflessione di E. Ronchi ci aiutano a cogliere meglio il messaggio. “Ma non è il falegname, il fratello di Giacomo, Ioses, Giuda e Simone ? “. Questi stessi fratelli erano scesi a Cafarnao, “per riportarselo a casa”. Dicevano: E’ fuori di testa…Lo dobbiamo proteggere anche da sé stesso. E adesso a Nazaret, dove si conoscono tutti, si sa tutto di tutti, la gente si stupisce per i discorsi, mai sentiti, e le parole mai pronunciate prima. Da dove gli vengono tutte queste cose ? Ed era per loro motivo di scandalo.

Ma di che cosa si scandalizzano ? Dell’ umanità e della familiarità di un Dio, che “abbandona il tempio” ed entra nell’ ordinarietà di ogni casa, diventando, come dice Giuliana di Norwich, “il God domestic” (=il Dio di casa ). Gesù, rabbi senza titoli, racconta Dio con parabole, che sanno di casa, di terra, di orto, dove un germoglio, un granello di senape, in primavera, diventano personaggi di una rivelazione. Scandalizza l’ umiltà di Dio. E Gesù evidenzia che “un profeta non è disprezzato che in casa sua…”. Ma gli abitanti di Nazaret, cocciuti, ribattono che né Gesù, nè i discepoli appaiono all’ altezza del compito loro affidato. Anche noi troviamo scuse e non cambiamo la mente e il cuore e non ci apriamo al Signore. E lo stesso Signore si stupisce e ripete anche a noi le parole di Ezechiele: “Ascoltino o no ascoltino, sappiano che un profeta almeno si trova in mezzo a loro” (Ez 2,5).

Siamo circondati da profeti, magari minimi, ma continuamente inviati a noi. E noi “dilapidiamo e sperperiamo” i nostri profeti, senza nemmeno ascoltarli. Anche Gesù al rifiuto dei compaesani si stupisce, ma non desiste dalla sua missione. Infatti, come osserva il sacro autore, Gesù impose le mani a pochi malati e li guarì. Il Dio ancora rifiutato si fa guarigione. L’ innamorato respinto continua ad amare. Perché Dio non è stanco di noi. E’ solo stupito. Come osserva, incisivamente, David M. Turoldo: “Signore, manda ancora profeti, uomini certi di Dio, uomini dal cuore in fiamme, e Tu a parlare dai loro roveti”.

                                       Mons. Antonio Scarcione

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