"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 25 luglio 2021

LA DOMENICA CON GESU', XVII DEL TEMPO ORDINARIO

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Un uomo…portò…venti pani…Eliseo disse: Dallo da mangiare alla gente. Ma il servitore disse: come posso mettere questo davanti a cento persone ?…Lo pose davanti a quelli, che mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore”. 2 Re 4,42-46 . 
“Fratelli,… vi esorto: comportatevi…con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore…” Ef 4,1-8 . 
“…Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti…Disse ai suoi discepoli: Raccogliete i pezzi avanzati…Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani…La gente diceva: questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo !..” Gv 6,1-15.

( I GIORNATA MONDIALE DEI NONNI E DEGLI ANZIANI. E’ UN INVITO ALLA COMUNITA’ A RINTRACCIARE ED ACCOGLIERE QUELLA LORO SAGGEZZA ).

“Gesù, nostra unica salvezza”. Il Vangelo odierno inizia col racconto della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Gesù prende l’ iniziativa a favore della folla che lo segue da alcuni giorni e che ora ha sicuramente fame. E’ presente un ragazzo che ha cinque pani d’ orzo e due pesci. Sarà proprio la generosità di questo ragazzo che offrirà a Gesù la materia prima per il miracolo. Il Signore fa sedere la gente sull’ erba. Notiamo che Gesù, nell’ austera “solennità” del gesto, che sta per compiere, appare come il nuovo Mosè, che aveva diviso anche lui gli Ebrei in gruppi e, nel deserto, aveva dato da mangiare le quaglie e la manna al popolo.

Adeso, Gesù dà a tutti pane e pesci. “E rende grazie al Padre”. Sono proprio le parole che richiamano il gesto del Signore nell’ istituzione dell’ Eucarestia. Ma c’ è di più: con i pezzi avanzati si “riempiono dodici canestri”. Il numero dodici è simbolico. Indica le dodici tribù d’ Israele ed i dodici apostoli.

L’ abbondanza dei pani e dei pesci è simile a quella descritta nella I Lettura ( Cfr. 2 Re 4,42-46 ), dove si dice che “venti pani d’ orzo e grano novello” basteranno per “cento persone”. I “circa cinquemila uomini” rimangono impressionati dall’ evento e affermano: “Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo !”. Sì, esattamente, il profeta promesso da Dio, il profeta “uguale a Mose” ( Dt 18,15-18 ).

Però, quando Gesù si rese conto che il suo gesto era servito, suo malgrado, a fomentare nella folla le attese di un successo mondano, subito “si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo”. Certamente, Il Signore non ha moltiplicato il pane, per compiere un gesto strabiliante. Lo ha fatto, per dare “un segno”. Il miracolo, infatti, nel pensiero di Dio, non è uno spettacolo. E’ un “segno” di Dio, un suo messaggio.

Quante volte, invece, uomini di chiesa o semplici cristiani siamo intenti unicamente ad organizzare il consenso, a cercare di impressionare l’ uditorio. No, Gesù ci ha insegnato che non può esistere una regalità umana né per la chiesa né per i cristiani: i cristiani regnano solo quando amano il prossimo e servono i fratelli ( Lucio D’Abbraccio ).

Occorre indirizzare lo sguardo verso colui che ha compiuto il “segno” della moltiplicazione dei pani e dei pesci ed ha istituito l’ Eucarestia, Gesù, nostra unica salvezza.

                                                 Mons. Antonino Scarcione

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