"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 11 settembre 2021

LA DOMENICA CON GESU', XXIV DEL TEMPO ORDINARIO / B

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“ Il Signore Dio mi ha aperto l’ orecchio e io non ho opposto resistenza…Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi. Il Signore mi assiste…” Is 50,5-9a . 
“ A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere la fede, ma non ha opere ?...La fede, se non è seguita dalle opere, in sé stessa è morta…” Gc 2,14-18 . 
“…Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuol salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà” Mc 8,27-35.

L’ INCONTRO COL CRISTO “IMPLICA: METTERE DA PARTE IL PROPRIO IO”. E’ UN ATTO DI AMORE. UNA PERSONA CHE AMA, METTE DA PARTE, CON GIOIA E SLANCIO, IL PROPRIO SE’, PER INCONTRARE ED ACCOGLIERE L’ ALTRO.

In questo impegnativo itinerario d’ incontro e dialogo col Signore ci fa da battistrada Ermes Ronchi. Vediamo che Gesù nelle strade e nelle piazze della Palestina interrogava le folle e i suoi. Sembra “uno stile di vita”: strada e domanda. Egli non è la risposta, casomai, è la domanda. Non è quindi il punto di arrivo, Ma la forza che fa “salpare” la vita. Le tante domande del Vangelo “funzionano” come punto d’ incontro tra lui e noi. “La gente chi dice che io sia ? . Non si tratta di un sondaggio, per misurare la sua popolarità. Gesù vuole capire, che cosa, del suo messaggio, abbia raggiunto il cuore del pubblico. Si rende conto che, nella comunicazione, non tutto ha funzionato bene.

Infatti, la risposta della gente rivela una percezione deformata di Gesù. Tu sei “Giovanni Battista”, altri dicono tu sei “Elia”, altri ancora affermano che “sei uno de profeti”.

Ma Gesù è una novità assoluta. Ecco, allora, la domanda fondamentale: “Ma voi chi dite che io sia ? . Per far emergere l’ ambiguità che abita nel cuore di tutti, Gesù mette in discussione sé stesso. Pietro risponde: “Tu sei il Cristo”, il senso della mia vita.

A questo punto, il racconto spiazza tutti, compreso il lettore: “Gesù insegna che il Cristo doveva molto soffrire ed essere ucciso e il terzo giorno risorgere”. Come fa Pietro e/o qualunque interlocutore ad “accettare un Messia perdente ? ” . “Allora, Gesù lo prende in disparte e comincia a rimproverarlo”, con parole durissime: “Va’ dietro di me, satana. Il tuo posto è: seguirmi”. Certamente, quella di Pietro, è la voce di ogni ambiguità della vita: un fiume che trasporta tutto, fango e pagliuzze d’ oro. Dà voce a quell’ “ambiguità senza colpa”( G. Piccolo), per cui le cose non ci appaiono chiare, per cui nelle nostre parole sentiamo, contemporaneamente, la voce di Dio ( “Non la carne o il sangue te lo hanno rivelato”) e il sussurro del male ( “Tu pensi secondo il mondo “ ).

La soluzione della questione è quella indicata a Pietro ( “Va’ dietro di me “, mettiti alla mia sequela, percorri con me la via del Calvario ). Gesù ha dato una carezza alle nostre ferite e ci fa camminare lungo la “linea incerta che addividi la luci dallo scuru” (=lungo la linea incerta che divide la luce dal buio ) (Andrea Camilleri ).

                                           Mons. Antonino Scarcione

Nessun commento: