"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 19 giugno 2022

LA DOMENICA CON GESU', SS.MO CORPO E SANGUE DI CRISTO / C

   ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale


“…Melchisedech, re di Salem, offrì pane e vino…E (Abramo) diede a lui la decima di tutto”. Gen 14,18-20 . “…Il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese del pane e dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: “Questo è il mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me”. Allo steso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, fate questo, ogni volta che ne bevete, in memoria di me…”1 Cor 11,23-26 . “…Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: Congeda la folla perché vada nei villaggi…per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta…Egli disse ai suoi discepoli: Fateli sedere a gruppi di 50 circa…Egli prese i cinque pani e i due pesci…recitò…la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla…Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste”. Lc 9,11b-17.

“L’ EUCARESTIA E’ IL MOMENTO PIU’ ALTO E IMPORTANTE DELLA NOSTRA FEDE, COME ANCHE IL PIU’ DIFFUSO E ACCESSIBILE; “FONTE E APICE DI TUTTA LA VITA CRISTIANA, COME INSEGNA IL CONCILIO VATICANO II”. LA CONDIVISIONE DEI PANI E DEI PESCI CI PRESENTA IL GESTO DI GESU’ CHE ANTICIPA L’ EUCARESTIA: GLI STESSI VERBI UTILIZZATI,”PRESE (I PANI E I PESCI), RECITO’ SU DI ESSI LA BENEDIZIONE, LI SPEZZO’E LI DAVA AI DISCEPOLI”, LI RITROVEREMO NEL RACCONTO DELL’ ULTIMA CENA”.

Fin dall’ inizio del commento al vangelo odierno, Robert Laurita così afferma: “Mi è sempre piaciuto il miracolo della “moltiplicazione” dei pani e dei pesci, quando i discepoli propongono a Gesù di congedare la folla , perché vada nei villaggi e ognuno possa ”arrangiarsi”, per conto proprio. No, per Gesù il verbo “arrangiarsi” non funziona. Allora, ecco la seconda possibilità: “comprare”. Visto che cinque pani e due pesci non bastano, ricorriamo ai soldi. D’ altra parte, ci sono cose che non sono in vendita e ci sono, invece, situazioni in cui ci vorrebbero troppi soldi.

A questo punto, ecco la risposta di Gesù. In cui figurano alcuni verbi caratteristici. Gesù “prende” quei cinque pani e i due pesci, “leva gli occhi al cielo”, li “benedice” e quindi li “spezza”, li “dà” agli apostoli, perché “distribuiscano” tutto alla folla.

Vediamo che il miracolo non è un’ “operazione matematica”. C’ è, prima, un dono, poi una richiesta a Dio e, quindi, si “spezza” e si condivide quel dono benedetto. Il risultato non è la tristezza o la miseria, ma l’ abbondanza e la sazietà.

Notiamo che il pane spezzato è Gesù stesso per la vita di tutti.

Il miracolo rimanda anche alla nostra storia, personale e comunitaria.

Fare troppi calcoli, significa condannarsi alla sterilità e al fallimento. Solo chi accetta di donare e di spezzare il pane trova una vita piena.

                              Mons. Antonio Scarcione

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