"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 13 agosto 2022

LA DOMENICA CON GESU', XX DEL TEMPO ORDINARIO / C

  ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Si metta a morte Geremia, appunto perché egli scoraggia i guerrieri…Essi allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna…Allora il re diede quest’ ordine…: Prendi con te tre uomini di qui e tira su il profeta Geremia…prima che muoia” Ger 38,4-6.8-10. 

“La lettera agli Ebrei può essere definita…un trattato sul sacerdozio di Gesù…” Eb 12,1-4 . 
“…Gesù disse ai suoi discepoli: Sono venuto a gettare fuoco sulla terra…Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra ? No…ma divisione…Se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divise tre contro due e due contro tre…” Lc 12,49-53.

“ESSERE DISCEPOLI DI CRISTO SIGNIFICA ACCOGLIERE IL FUOCO DELLO SPIRITO E IMMERGERSI NEL SUO MISTERO DI PASSIONE E MORTE. LA DIVISIONE, ANZICHE’ LA PACE, E’ LA CIFRA DELLA SEQUELA: L’ ACCOGLIENZA O IL RIFIUTO DEL VANGELO CREA UNA NETTA SEPARAZIONE TRA CHI FA PARTE DELLA FAMIGLIA DI GESU’ E CHI VI SI OPPONE…LE PROVE E GLI OSTACOLI CHE IL CRISTIANO DEVE FRONTEGGIARE POSSONO INCIDERE SULLA TENUTA DELLA FEDE. L’ ESEMPIO DEI MARTIRI E, SOPRATTUTTO, QUELLO DI GESU’, TRACCIANO UN PERCORSO DI SANTITA’ CHE CIASCUNO PUO’ PERCORRERE”.

“Sono venuto a portare fuoco e divisione. Un vangelo drammatico, duro e pensoso, quello odierno. Ma bellissimo. E’ stato scritto durante la prima violenta persecuzione contro i cristiani, quando i discepoli si trovano scomunicati dall’ istituzione giudaica e, quindi, rischiano o subiscono il carcere e la morte”. Così esordisce il teologo, Ermes Ronchi, nel suo commento, che noi seguiamo.

Nelle prime comunità della Palestina, costituite prevalentemente da ebrei, alcune famiglie cominciano a spaccarsi, di fronte alle minacce e/o alle violente persecuzioni. Riecheggiano le parole del Signore: “Sono venuto a gettare fuoco sulla terra”. Il fuoco è il simbolo, in cui sono sintetizzati tutti gli altri simboli di Dio: il fuoco ardente dentro le ossa del profeta Geremia; le lingue di fuoco della Pentecoste; il sigillo finale del Cantico dei Cantici ( “una scheggia di Dio infuocata è l’ amore”).

E le altre parole: “Sono venuto a gettare Dio, il volto vero di Dio sulla terra”. Ed inoltre: “Pensate che io sia venuto a portare pace ? No, ma divisione”. La pace, infatti, non è neutralità. Come afferma David Turoldo: “Credere è entrare in conflitto”. Il punto più difficile ed importante della promessa messianica di pace è questo: essa non verrà come pienezza improvvisa, ma come lotta e conquista. Gesù per primo è stato segno di contraddizione. Conosceva la misteriosa beatitudine degli oppositori, di chi si oppone a tutto ciò che fa male alla storia e ai figli di Dio.

La scelta di chi perdona, di chi non si attacca al denaro, di chi non vuole dominare, ma servire, di chi non vuole vendicarsi, diventa inevitabilmente, elemento di divisione, di guerra di urto con chi pensa a vendicarsi e a dominare.

                                  Mons. Antonino Scarcione

Nessun commento: