"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 5 febbraio 2023

La Domenica con Gesù, V del Tempo Ordinario / A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Non consiste forse il digiuno…nel dividere il pane con l’ affamato,…introdurre in casa i miseri, senza tetto,…vestire uno che vedi nudo, senza trascurare i tuoi parenti ?...” Is 58,7-10 . 
“…Fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’ eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro…se non Gesù Cristo e Cristo crocifisso…La mia parola e la…predicazione…si basarono…sulla manifestazione dello Spirito…perché la vostra fede…fosse fondata…sulla potenza di Dio” 1Cor 2,1-5 . 
“…Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato ? A null’ altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo…né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro…” Mt 5,13-16.

“NOI SIAMO SALE…E LUCE…,DANDO VALORE E AMANDO…CIO’ CHE E’ CARO A…DIO”.

“Voi siete il sale, voi siete la luce”, che penetra nelle cose, che si oppone al loro degrado e le fa durare. Siete la bellezza, che si posa sulle cose, le accarezza, come fa la luce. Non fa violenza, ne rivela, invece, forme, colori, armonie e legami. Allo stesso modo, il discepolo-luce è uno che ogni giorno accarezza la vita e rivela il bello delle persone.

“Voi siete il sale”, col compito di preservare ciò che vale e merita di durare, di opporvi a ciò che
corrompe, di far gustare il sapore buono della vita. “Voi siete la luce del mondo”. Un’ affermazione che, certo, ci sorprende. Che Dio sia luce, lo crediamo. Ma credere che anche l’ uomo sia luce, che lo sia anch’ io e lo sia anche tu, (con i nostri limiti e i difetti), è una cosa davvero sorprendente. E lo siamo già adesso, “se respiriamo il vangelo”. E ciò, non atteggiandoci a maestri, bensì, con i gesti. Le opere dei miti, di chi ha un cuore bambino. Degli affamati di giustizia, dei cercatori di pace. I gesti delle beatitudini, che si oppongono a ciò che corrompe il cammino del mondo: la violenza e il denaro.

Quando due si amano, diventano luce nel buio, lampada ai passi di molti, piacere di vivere di credere. Certamente, in ogni casa dove ci si vuol bene, viene sparso il sale che dà sapore alla vita.

Sembra impossibile che Gesù riponga tanta stima e fiducia in noi, sue creature ! In me, che non sono né luce né sale. Ciò nonostante, il vangelo mi incoraggia a prenderne coscienza. Non fermiamoci alla superficie di noi stessi, dell’ “argilla”, di cui siamo fatti. Cerchiamo in profondità, nell’ angolo segreto del cuore e troveremo una piccola luce accesa e un po’ di sale, quasi “frammenti” di Dio in noi.

L’umiltà della luce e del sale: la luce non illumina sè stessa. Così, ogni discepolo deve apprendere la loro prima lezione: “a partire da me, ma non per me”. La povertà del sale e della luce è quella di perdersi dentro le cose e risorgere con loro.

Come suggerisce Isaia: “Illumina altri e ti illuminerai, guarisci altri e guarirai la tua ferita” (Is 58,8). Non restare fermo sulle tue storie e sulle tue sconfitte. Chi guarda solo a sé steso non si illumina mai. Occupati della terra e della città, e la tua lue sorgerà come il sole. 
 
                                                          Mons. Antonio Scarcione

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