"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 25 dicembre 2023

LA DOMENICA CON GESU', NATALE DEL SIGNORE

…… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace…Prorompete insieme in canti di gioia…perché il Signore ha consolato il suo popolo…” Is 52,7-10. 
“Dio…,in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio…Eb 1,1-6. 
“In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio…Tutto è stato fatto per mezzo di lui…Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi…” Gv 1,1-18.

“LA LITURGIA DEL GIORNO E’ UN ANNUNCIO DI GIOIA: ISAIA DA’ IL TONO ATTRAVERSO IL LINGUAGGIO DELLA GIOIA, PER DESCRIVERE L’ EMOZIONE, CHE DALL’ UOMO SI ESPANDE SUL MONDO ESTERNO. VIENE DAVVERO ESEGUITA LA “SINFONIA DELLA SALVEZZA” DA PARTE DI DIO NELLA STORIA DEL SUO POPOLO”.

Le letture del Natale si rivelano abbastanza impegnative. La buona novella della nascita di Gesù, oggi, ci conduce ad una conoscenza più profonda del mistero dell’ Incarnazione. Certamente, la nascita è un mistero che ci supera sempre, ma ci chiede anche di crescere in una solida intelligenza della fede.

La “Lettera agli Ebrei” e il “Vangelo di Giovanni”, ci pongono alcune questioni. Chi è Gesù per noi? E noi stessi abbiamo utilizzato tutti gli strumenti necessari, per conoscerlo meglio e seguirlo ?

La nascita del Signore deve continuare a sorprenderci, come ha sorpreso Maria e Giuseppe. Dio si fa mendicante d’ amore e attende da noi la disponibilità ad entrare in questa stupenda alleanza tra il Creatore e le sue creature, l’ invisibile e il visibile, l’ immortale e il mortale, Dio e l’ umano.

-“La Parola è diventata uomo”. Proprio così. La parola di Dio, che ha dato vita al mondo, guidato i patriarchi e ispirato i profeti, è diventata un uomo. La profezia di Dio ha assunto la carne umana. Dio è diventato uno di noi. Ha piantato per sempre la sua tenda tra noi. E’ venuto per condividere in tutto e per tutto, tranne il peccato, la nostra esistenza. Proprio questo celebriamo a Natale.

-“Il triplice Natale del Signore Gesù”. Il Natale si può considerare da diversi punti di vista. Come: 1) La nascita eterna del Figlio dal Padre; 2) La sua nascita nel mondo attraverso l’ Incarnazione; 3) La nascita del Signore nella nostra vita spirituale.

“La prima nascita” è la più sublime. Viene manifestata a noi attraverso la nostra fede cristiana: è la “nascita” eterna del Figlio nel grembo del Padre (Gv 1,18). Colui che nasce a Betlemme è prima di tutto la generazione del Figlio unigenito. Siamo invitati innanzitutto alla contemplazione di questo mistero d’ amore: la generazione divina del Figlio dal Padre.

“La seconda nascita” è inscritta nel tempo. Siamo invitati a meditare sulla venuta in mezzo a noi della Parola di Dio nella persona di Gesù. Dio diventa quello che siamo noi, perché noi diventiamo quello che è lui.

Si fa uomo, per farci diventare Dio.

“La terza nascita” si inscrive qui ed oggi nella nostra esistenza. La pace che il Signore è venuto a portare alla terra viene proposta a tutti coloro che sono amati dal Signore. Tutti i giorni e dovunque, il Signore nasce in verità, per la grazia. Dipende da noi che questo terzo Natale sia reale nella nostra vita.

                                     Mons. Antonio Scarcione

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