"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 28 gennaio 2024

LA DOMENICA CON GESU', IV DEL TEMPO ORDINARIO / B

…… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“Mosè parlò al popolo dicendo: Il Signore, tuo Dio, susciterà…un profeta pari a me…Se qualcuno non ascolterà le parole che egli dirà in mio nome, io gliene domanderò conto…” Dt 18,15-20 . 
“…Chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore…Chi è sposato invece si preoccupa delle cose del mondo…e si trova diviso !...” 1 Cor 7,32-35 . 
“…Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, a Cafarnao, insegnava…come uno che ha autorità e non come i loro scribi…Vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò gridare…:Che cosa vuoi da noi, Gesù Nazareno ?...Io so chi tu sei: il Santo di Dio ! E Gesù gli ordinò…Taci ! Esci da lui ! E lo spirito impuro…gridando forte, uscì da lui. Tutti…si chiedevano…Che è mai questo ? Un insegnamento nuovo, dato con autorità…” Mc 1,21-28.

“SIAMO SOMMERSI DI PAROLE, IMMAGINI E MESSAGGI. I MEZZI DI COMUNICAZION METTONO A NOSTRA DISPOSIZIONE UNA TALE QUANTITA’ DI DATI E INFORMAZIONI, CHE IL PROBLEMA PRINCIPALE E’ DIVENTATO QUELLO DI SELEZIONARLI. DEV’ ESSERE FATTO PRIMA DI TUTTO UN DISCERNIMENTO SULLA LORO VERIDICITA’. PERCHE’ CI SONO, INFATTI, PAROLE, COME LE “FAKE NEWS” O CERTE IDEOLOGIE PATOLOGICHE E ANCHE CERTE SPIRITUALITA’ DEVIANTI. POI, C’ E’, SOPRATTUTTO, LA QUESTIONE DELLA “SIGNIFICATIVITA’”: TANTE PAROLE, INFATTI, BENCHE’ NON SIANO FALSE, DI PER SE’, RISULTANO VUOTE E SANNO DI CHIACCHIERE. PENSIAMO, AD ESEMPIO, ANCHE A CERTI SLOGAN RELIGIOSI. IN VERITA’, ABBIAMO BISOGNO DI UNA “PAROLA SIGNIFICATIVA”. DOVE TROVARE UNA PAROLA CHE INCIDA E CAMBI LA VITA ? CERTAMENTE NELLA PAROLA DEL SIGNORE”.

Come afferma giustamente Epitteto, “Dio ci ha dato due orecchie, ma soltanto una bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà”. La centralità della parola e la missione di colui che la proclama, insieme all’ ascolto, risaltano come tema conduttore. La parola, come dice Massimo Orizio, nel commento alla Liturgia odierna, è propria dell’ essere umano e dove ci sono umani ci sono linguaggi: l’ esistenza è strutturalmente dialogica.

-“L’ uomo della Parola”. Il profeta Natan nella “prima Lettura”, Gesù nel “Vangelo”. La parola sta al principio del venire al mondo di ogni uomo: al neonato si trasmette un mondo(cultura e amore) attraverso la parola egli stesso dà forma al mondo cominciando a parlare.

-“La forza della Parola”. Nel Vangelo la missione di Gesù si rivela, nella sinagoga di Cafarnao, come “dabar”, parola-azione, gesto efficace. L’ autorità di Gesù manifesta la sua divinità, perché il suo parlare crea e rinnova. La parola permette il dialogo e la relazione con l’ altro, un processo comunicativo che costituisce la persona. Innesca il dinamismo degli incontri, che esalta l’ umanità, apre spazio di senso e crea storie significative. Esprime il pensiero, il mondo interiore e diventa racconto che rivela ricchezza, mistero e crea partecipazione.

-“Crescere nell’ ascolto”. Ascoltare diventa lo spazio generativo della fede. Aiuta lo spazio cognitivo, affettivo ed etico-valoriale. L’ aspetto cognitivo è sviluppato attraverso la conoscenza, l’ ampliamento degli orizzonti intellettuali e culturali. L’ aspetto affettivo è potenziato grazie al fatto che la narrazione sviluppa e risveglia emozioni e sentimenti. L’ aspetto etico-valoriale è impreziosito dai processi di identificazione essenziali per l’ interiorizzazione di modelli, norme e valori, grazie alla comprensione dei concetti di bene e male, giusto e ingiusto, vero e falso, bello e brutto.

                                           Mons. Antonio Scarcione

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