"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 17 agosto 2024

LA DOMENICA CON GESU', XX DEL TEMPO ORDINARIO / B

  …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“La sapienza si è costruito la sua casa…Ella dice: Venite mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato…Andate diritti per la via dell’ intelligenza” Pr 9,1-6 .
“Fratelli,…fate molta attenzione…Comportandovi non da stolti, ma da saggi…Siate…ricolmi dello Spirito Santo…rendendo continuamente grazie…a Dio Padre…” Ef 5,15-20 . 
“…Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno…” Gv 6,51-58.

“IL TEMA CHE ACCOMUNA LE TRE LETTURE ODIERNE E’ QUELLO DEL CIBO CHE NON PERISCE, E’ IL PANE DELLA VITA, E’ IL MANGIARE IL PANE E IL BERE IL VINO”.

Luigi Verdi, il teologo che seguiamo nella nostra riflessione, così esordisce: “Solo per la vita, tutto per la vita…Un Dio che agisce…affinchè ci sia più vita nel mondo; una vita infinita, eterna, che sconfigge la morte…per sempre…”

Gesù vuol farci capire proprio questo e lo ripete diverse volte, al punto da sembrare monotono. Ci chiede di non lasciarci confondere, di non prendere facili scorciatoie: la vita, vera, scorre attraverso di Lui, che si fa goccia di sangue, briciola di pane, quasi “a fecondare le nostre cellule”.

Ma come possiamo crederti Dio ? Come comprendere questo mistero, in cui ti nascondi ? Fatichiamo a pensarti morto, “perché un Dio non può, non deve morire”. Fatichiamo a pensarti risorto, ma razionalmente come è possibile tornare alla vita ? . E ora ci ripeti che dobbiamo mangiare la tua carne e bere il tuo sangue ?. Ci chiediamo troppo, o Dio, non comprendiamo, siamo come quei Giudei, che sembrano scandalizzati dalle tue parole.

Eppure, da bambini, talvolta, ci siamo sentiti dire: “Ti mangerei di baci”. Forse perché l’ amore tende a fare dell’ altro la carne della propria carne. E quante volte “i grandi” ci hanno stretto così forte, da farci mancare il respiro.

Allora, forse, è questo che oggi Gesù ci chiede: amarlo così tanto da fare di noi una cosa sua. Il famoso poeta, Pablo Neruda, scrive: “La terra, la bellezza, l’ amore,/ tutto questo ha sapore di pane / del mare e della terra faremo pane, / coltiveremo a grano la terra e i pianeti “ . E crediamo che sia anche l’ invito di Gesù per noi: diventare, a nostra volta, un boccone di pane per gli altri, un anticipo di cielo.

Signore, tu che ami la piccolezza e i dettagli, non potevi scegliere di rifugiarti in posti migliori: “un pane da mangiare con la fame degli innamorati e una goccia di sangue, per dipingere la vita d’ infinito”.

                                               Mons. Antonio Scarcione

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