"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 10 febbraio 2013

La Domenica con Gesù, V del Tempo Ordinario

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

I Lettura. "...Allora uno dei serafini...teneva in mano un carbone ardente...mi toccò la bocca e disse: ...questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua colpa..." Is 6, 1-2a.3-8
II Lettura. "...Cristo morì per i nostri peccati secondo le scritture...fu sepolto...è risorto il terzo giorno...apparve a Cefa e quindi ai dodici..." I Cor 15, 1-11
Vangelo.  "...Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla...ma sulla tua parola getterò le reti..." Lc 5, 1-11

 Il brano evangelico è la narrazione della chiamata di Pietro, Giacomo e Giovanni. Essa è rappresentata da Luca in modo diverso da quella tratteggiata da Marco e da Matteo. Infatti, è incentrata su Simone, è collocata dopo il discorso inaugurale di Gesù a Nazareth, è situata in un contesto di predicazione, connessa con una pesca, a cui Simone riconosce la propria inadeguatezza, attraverso le famose parole: "Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore".
 - La folla è uno dei protagonisti. Si raduna per "ascoltare la Parola di Dio". Una Parola autorevole, perché è Parola divina, essa "non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero. Gesù prende l' iniziativa, ma chiede la collaborazione di Simone:" salì sulla barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra.
 - Quando ebbe finito di parlare, Gesù si rivolse a Simone con un comando: "prendi il largo" e "gettate le vostre reti ". L'ordine di Gesù appare strano.
I pescatori hanno faticato tutta la notte invano, com'è possibile pescare di giorno, quando le reti diventano visibili ai pesci ? La richiesta appare assurda. Eppure, Simone aggiunge: "ma sulla tua parola getterò le reti ". Egli decide, cioè, di fidarsi della Parola. In altri termini, è come se Pietro dicesse: "Non credo, ma mi fido, perché sei tu". Vediamo che Simone chiama Gesù Maestro. Possiamo dire che Simone trasferisca il comando della sua barca al profeta di Nazareth. Il risultato è sbalorditivo, "presero una quantità enorme di pesci ". Le reti rischiano di rompersi ed un'altra barca deve intervenire.
 - Simone reagisce, chiamando Gesù, Signore, e prostrandosi davanti a lui. Il miracolo, evidentemente, conduce alla fede, alla coscienza di trovarsi a contatto con Dio. Il discepolo non cerca di usare il potere di Gesù per il proprio beneficio personale, ma riconosce di essere alla presenza di un mistero. La dichiarazione, poi, "sono un peccatore", non dev' essere interpretata in senso morale, bensì come lo stupore sperimentato da un uomo, che si trova "faccia a faccia" con la potenza di Dio. Egli prende coscienza del "divario" tra il suo essere creatura e la santità di Dio. Infine, la scoperta della propria "pochezza" rispetto alla grandezza di Dio, fa "esplodere" Pietro nelle parole: "Allontanati da me".
 A questo punto, la risposta di Gesù a Simone sembra misteriosa: " Non temere, d'ora in poi, "catturerai" uomini vivi. Coloro che vivevano, "cacciando" pesci, per venderli "morti" al mercato, sono chiamati a "cacciare" persone vive, per donare loro la libertà autentica. Il discepolo, quindi, è chiamato a seguire Gesù, perché la salvezza raggiunga ogni creatura immersa nel mare della storia.
                                                                                                       
                                                                             Mons. Antonio Scarcione

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