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domenica 10 febbraio 2013
La Domenica con Gesù, V del Tempo Ordinario
……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale
I Lettura. "...Allora uno dei serafini...teneva in mano un carbone ardente...mi toccò la bocca e disse: ...questo ha toccato le tue labbra, perciò è scomparsa la tua colpa..." Is 6, 1-2a.3-8
II Lettura. "...Cristo morì per i nostri peccati secondo le scritture...fu sepolto...è risorto il terzo giorno...apparve a Cefa e quindi ai dodici..." I Cor 15, 1-11
Vangelo. "...Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla...ma sulla tua parola getterò le reti..." Lc 5, 1-11
Il brano evangelico è la narrazione della chiamata di Pietro, Giacomo e Giovanni. Essa è rappresentata da Luca in modo diverso da quella tratteggiata da Marco e da Matteo. Infatti, è incentrata su Simone, è collocata dopo il discorso inaugurale di Gesù a Nazareth, è situata in un contesto di predicazione, connessa con una pesca, a cui Simone riconosce la propria inadeguatezza, attraverso le famose parole: "Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore".
- La folla è uno dei protagonisti. Si raduna per "ascoltare la Parola di Dio". Una Parola autorevole, perché è Parola divina, essa "non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero. Gesù prende l' iniziativa, ma chiede la collaborazione di Simone:" salì sulla barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra.
- Quando ebbe finito di parlare, Gesù si rivolse a Simone con un comando: "prendi il largo" e "gettate le vostre reti ". L'ordine di Gesù appare strano.
I pescatori hanno faticato tutta la notte invano, com'è possibile pescare di giorno, quando le reti diventano visibili ai pesci ? La richiesta appare assurda. Eppure, Simone aggiunge: "ma sulla tua parola getterò le reti ". Egli decide, cioè, di fidarsi della Parola. In altri termini, è come se Pietro dicesse: "Non credo, ma mi fido, perché sei tu". Vediamo che Simone chiama Gesù Maestro. Possiamo dire che Simone trasferisca il comando della sua barca al profeta di Nazareth. Il risultato è sbalorditivo, "presero una quantità enorme di pesci ". Le reti rischiano di rompersi ed un'altra barca deve intervenire.
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A questo punto, la risposta di Gesù a Simone sembra misteriosa: " Non temere, d'ora in poi, "catturerai" uomini vivi. Coloro che vivevano, "cacciando" pesci, per venderli "morti" al mercato, sono chiamati a "cacciare" persone vive, per donare loro la libertà autentica. Il discepolo, quindi, è chiamato a seguire Gesù, perché la salvezza raggiunga ogni creatura immersa nel mare della storia.
Mons. Antonio Scarcione
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