"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 15 luglio 2014

Can. Alfonso Vinci. Esequie il 15/07/2014

                                                                                                        Eccellenza Rev.ma
                                                                                                        Rev.mi Canonici
                                                                                                                          Loro sedi

                                                   Eccellenza,
                                                   Carissimi Confratelli,
Ho appreso con profonda tristezza la notizia della morte di Don Alfonso Vinci, Parroco della Chiesa degli Angeli e Canonico della Cattedrale. Insieme ai Sacerdoti di Piazza Armerina ho sostato in preghiera davanti ai suoi resti mortali. Mi permetto sommessamente di tracciarne, a caldo, un breve profilo.

Egli ha svolto il ministero sacerdotale, per molti anni, in diversi settori della comunità diocesana. Ancora giovane sacerdote, viene chiamato a ricoprire il ruolo di economo del Seminario, sulla scia del mitico Padre Giunta. Presto, si distingue per equilibrio e competenza amministrativa. Uno degli obiettivi, indicati dal Vescovo pro tempore, Mons. A. Catarella e dai successori, era certamente quello di dotare il Seminario di una residenza estiva, per offrire ai chierici una struttura idonea ad un breve periodo di riposo dopo gli esami.

Padre Vinci si prodigò al meglio delle proprie forze e, attraverso varie iniziative e/o cantieri, riuscì a costruire le fondamenta e il piano terra dell' attuale edificio di Montagna Gebbia, adesso completato e fruibile, grazie alla costante opera di Padre Paci.

In seguito, nominato Assistente dei giovani di A. C., curò attentamente la loro formazione spirituale, riscuotendo il consenso, la stima e l' amicizia dei diversi gruppi, per i quali divenne "Lo zio Alfonso".

Con l' istituzione, in Italia, dell' Istituto Diocesano del Sostentamento del Clero, nominato Presidente,
lavorò, incessantemente, in quella piccola stanza ai piedi della scala d' accesso alla Curia, facendo decollare un ente, per il quale non c'erano esperienze di alcun genere. Imparò, grazie alla sua tenacia e buona volontà, l' uso del supporto informatico.

Dopo Padre Scozzarella, da Parroco degli Angeli Custodi, Don Alfonso, ha seguito, animato e curato attentamente quella piccola comunità, adoperandosi, altresì, efficacemente al restauro della Chiesa e dei locali parrocchiali.

l'ultimo saluto a don Alfonso
Il carattere gioviale e la viva intelligenza gli hanno consentito di realizzare un dialogo agile e fruttuoso con i confratelli del presbiterio diocesano e con i fedeli, in particolare con quelli degli Angeli e della città di Piazza Armerina.

Molti di noi ricordiamo, con simpatia e tenerezza, la risposta, ormai "proverbiale" di Padre Vinci (seminarista di I Media), al prefettino che gli chiedeva, quale fosse il suo proposito dopo la Lettura Spirituale: "Entro oggi mi farò santo". 

Rev.mi canonici, mi permetto, in fine, di ricordare a me stesso e a tutti, ai sensi dell' Art. 11 par.2 lettera f dello Statuto, il dovere di celebrare una Santa Messa di Suffragio, per il carissimo Don Alfonso. 

Eccellenza, anche a nome dei Confratelli Le chiedo la Santa Benedizione.
                                                                                                                    Mons. Nino Scarcione



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