venerdì 19 settembre 2014
Vota SI: Piazza, per iniziare il cammino lontano da Enna “padrona e ladrona”
“Ma possiamo
ancora alzarci ora ed essere di nuovo la Città che nel 1298 ospitò il
Parlamento Siciliano, decretando alcune leggi, tra cui la continuazione della
guerra del Vespro contro gli Angioini, e dall’amor patrio, nel 1299, i Piazzesi
carichi di coraggio e libertà sconfissero cacciando fuori dalle mura della
città, con disonorevole ritirata, l’esercito angioino di Roberto d’Angio,
futuro re di Napoli, rimandandolo a casa a ripensare ai suoi errori.
Tutto ciò, nel
1302 determinò la pace e l’approvazione da parte di Federico III d’Aragona di alcune Leggi “Le
Consuetudini di Piazza” trascritte nel “Il Libro dei Privilegi” che
determinarono la successiva storia della Città di Piazza Armerina fino
all’Unità d’Italia, con un’incredibile crescita culturale, economica, religiosa
e politica che possiamo leggere nei libri della storia cittadina, ed ancor di
più passeggiando per le vie del Centro storico”.
Oggi dobbiamo far risorgere una comunità affossata da
interessi personali di pochi che guardano al mantenimento dei loro privilegi;
siamo la città dei Mosaici, del Palio dei Normanni, di un bellissimo centro
storico, capoluogo di Diocesi e tutto ciò se noi lo vogliamo potrà essere il
trampolino di lancio del nostro futuro.
Il Libero Consorzio di Comuni, dai monti Erei al mar del
Golfo, il sogno coltivo da tante generazioni di Piazzesi non è più un’utopia,
ma una realtà.
Siamo di fronte alla svolta del futuro, ma per far si che
tutto ciò si compia è necessario fare squadra, per ridare dignità ad una città
che per 88 anni ha subito soprusi e ingiustizie da una classe
politica che piuttosto di fare gli interessi delle comunità amministrate a
badato bene a curar gli interessi di campanile, per tutto ciò dobbiamo andare a
votare e
votare SI.
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