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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 15 febbraio 2015

Comunicato stampa del comitato pro referendum di Piazza Armerina

In merito al secondo convegno sui Liberi Consorzi che si è svolto il 13 febbraio scorso, si riporta il comunicato stampa integrale del comitato pro referendum di Piazza Armerina.

COMUNICATO STAMPA
"Particolarmente soddisfatti i componenti del comitato pro referendum di Piazza Armerina, rappresentato da Salvatore Murella, che ha coordinato i lavori, Salvo Alfarini e Patrizio Roccaforte e che, unitamente al Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese, hanno organizzato il 2° Convegno Regionale sui Liberi Consorzi, patrocinato dai comuni di Piazza Armerina, Gela, Niscemi e Caltagirone, e dall’ARS.

A parte l'interessante ed utile discussione, la soddisfazione sta nel fatto che, per la prima volta, sono stati seduti ad un unico tavolo i sindaci dei comuni di Piazza Armerina, Filippo Miroddi, di Gela, Angelo Fasulo, di Niscemi, Francesco La Rosa, di Caltagirone, Nicolò Bonanno, di Mirabella Imbaccari, Vincenzo Marchingiglio, di San Cono, Salvatore Barbera, e di Aidone, Vincenzo Lacchiana.
Tutti, tranne Lacchiana, hanno concordato che è necessario rafforzare questa aggregazione di comuni, accomunati da una storia ed un territorio comune e dalle tante affinità sociali e culturali.
Tutti hanno chiesto la realizzazione del libero consorzio di comuni che era stato promesso dalla legge 8 del 2014.
Il convegno, introdotto da Patrizio Roccaforte, realizzato “per chiedere al legislatore di accelerare l'iter legislativo” e sbloccare lo stallo dei lavori d'aula si è si sviluppato su tre grandi temi:
1. Quali sarebbero le conseguenze politiche e sociali se un iter legislativo ed amministrativo, come quelli avviati con la legge 8 fossero ignorati?
2. Come si coniuga la legge Delrio in Sicilia con la normativa regionale sui liberi consorzi e città metropolitane e con lo Statuto regionale senza tradire i diritti che i cittadini hanno acquisito con la celebrazione del referendum?
3. Qual'è l'idea di futuro che ci siamo fatta?
A queste domande hanno risposto tre docenti universitari: Andrea Piraino, professore di diritto costituzionale presso l'università di Palermo, Renato D'Amico, professore di Scienza dell'amministrazione presso l'università di Catania e Salvatore Curreri, professore di diritto costituzionale presso l'università KORE di Enna.
Il Prof. Piraino si è complimentato per la vivace partecipazione democratica che si è manifestata in questi comuni della zona sud-est della Sicilia, mentre è sopita nel resto della Sicilia, evidenziando come questa costituisce un buono stimolo per la politica ed i politici. Ha continuato dicendo che il disegno di legge in discussione in questi giorni alla I Commissione Affari Istituzionali dell'ARS, è, tutto sommato, il miglior modo per recuperare un percorso iniziato male.
Il Prof. D'Amico, all'inizio del suo discorso, che si è incentrato su alcune lacune del disegno di legge, prima fra tutte la mancanza dei termini entro cui indire le elezioni dei nuovi Enti, ha ricordato come il “campanilismo” è da considerare un fenomeno positivo che ha consentito quell'aggregazione sociale dei cittadini dei comuni che poi ha favorito il benessere comune.
Infine il Prof. Curreri ha messo in evidenza la debolezza giuridica del disegno di legge in discussione che, se fosse approvato così com'è, potrebbe essere oggetto di ricorsi giurisdizionali in quanto lederebbe il principio, garantito dalla Costituzione, di autodeterminazione delle popolazioni che si sono espresse con il referendum.
Potrebbe essere adita anche la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.
Va segnalato il discorso diretto e senza perifrasi del sindaco di Niscemi che ha accusato la politica di boicottare la volontà popolare ignorando i referendum e lasciando senza modifiche i territori, solo al fine di conservare e garantire i collegi elettorali.
Il sindaco di Aidone ha ribadito la scelta fatta da Aidone.
Presente anche l'Avv. Nando Gambino del comitato Comitato a difesa delle Aci che ha ribadito la necessità, anche per quei paesi, di dover pervenire ad una legge equa che consenta alle popolazioni di scegliere il proprio destino dichiarando la contrarietà ai cambi improvvisati che il Parlamento Regionale si accingerebbe ad effettuare.
Gradito l’intervento dell’On. Malafarina che ha riconosciuto l’omogeneità del territorio a sud di Catania sostenendo la validità del Libero Consorzio. Si è offerto, infine, di rappresentare in I Commissione ARS il risultato del convegno.
Filippo Franzone, Coordinatore del CSAG, in chiusura, ha stigmatizzato la mancanza di democrazia ed il mancato rispetto dei territori da parte dell’ARS, nelle scelte che direttamente riguardano i comuni ed i cittadini. Poi ha comparato le grandi differenze di densità abitativa tra le aree metropolitane che vorrebbe istituire la Regione in Sicilia e quelle italiane ed estere, facendo notare come le Città Metropolitane siciliane, così come le vorrebbe il legislatore siciliano, avrebbero indici di densità così bassa non riscontrabili da nessuna altra parte.


IL REFERENDUM E’ VALIDO!
L’UFFICIO LEGISLATIVO E LEGALE DELLA REGIONE SICLIANA SI E' ESPRESSO AFFERMANDO CHE IL REFERENDUM CONFERMATIVO CELEBRATO NON HA NECESSITA' DEL QUORUM
L’11 febbraio, abbiamo avuto comunicazione ufficiale, da parte dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali, che l’Ufficio Legislativo, in una lunga lettera, ha dato parere positivo, in merito al Referendum di Gela, Piazza Armerina, Niscemi e Licodia Eubea, sostenendo che i referendum confermativi non necessitano di alcun quorum".


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