"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 25 maggio 2015

"Celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale 1915/1918"

Cento anni or sono, il 23 maggio 1915, l'Italia dichiarava guerra all'Austria-Ungheria, iniziando le operazioni belliche il giorno dopo; in questa ricorrenza, la Società di Storia Patria della Sicilia Centro Meridionale con sede a Piazza Armerina, ha organizzato, Sabato 23 maggio 2015, presso il Museo Diocesano, un interessante convegno, dal titolo "Celebrazioni del Centenario della Prima Guerra Mondiale 1915/1918".

L'evento, patrocinato del Comune di Piazza Armerina e della Diocesi, ha visto coinvolti la locale Banda Musicale "V. Bellini", associazioni e clubs vari e i quattro Quartieri Storici cittadini, Monte, Castellina, Canali e Casalotto.

Alle 17,30, presso il monumento del Generale Antonino Cascino, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, la banda musicale ha eseguito diverse marce e l'Inno Nazionale, Fratelli d' Italia.

Erano presenti: il Vice Sindaco, Giuseppe Mattia, l'Assessore, Giancarlo Giordani, la Consigliera Comunale, Laura Saffila, il Presidente della Società di Storia Patria della Sicilia Centro -Meridionale, S. E. il Dott. Giovanni Marletta, già Procuratore Generale della Repubblica, il Prof. Marco Incalcaterra per i Cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme e i Presidenti dei Quartieri: Monte, Filippo Rausa, Castellina, Massimo Di Seri, Casalotto, Daniele Tornetta, Magistrato dei quartieri, Aldo Arena e una folta rappresentanza di quartieranti e cittadini.

Subito dopo, il corteo con i gonfaloni dei quartieri storici, percorrendo le principali vie della città, è giunto in piazza Cattedrale, al Museo Diocesano. (Non ha preso parte al corteo il gonfalone del quartiere Casalotto, per l'impossibilità di accedere nei locali della sede, adiacenti alla chiesa del Carmine, perchè interdetti dalle autorità, in seguito al crollo del muro. In sostituzione è stato utilizzato il labaro del Magistrato dei Quartieri).

Nell'androne del Museo, sono state intonate le note de "Il silenzio", a cura del trombettista dell'Arma dei  Carabinieri, Marco Milazzo e l'Inno Nazionale da parte della Banda Musicale.

Subito dopo, è seguito il convegno. A fare gli onori di casa, S. E. il Dott. Giovanni Marletta, Presidente della Società di Storia Patria, coadiuvato da un instancabile componente del Direttivo, Mons. Antonino Scarcione, che ha curato nei minimi dettagli l'organizzazione dell'evento.

Don Nino ha presentato i relatori della Conferenza- dibattito: Mons. Gaetano Zito, Professore di Storia della Chiesa, già Preside dell'Istituto Teologico "S.Paolo" di Catania, che ha parlato del "Ruolo della Chiesa nella Prima Guerra Mondiale" e, il Dott. Salvatore Lo Re, Storico, Docente presso l'Università di Catania, che ha trattegiato il profilo del Generale, "Antonino Cascino e il mito dell'eroe della Grande Guerra".

Era altresì presente lo studente del Conservatorio musicale di Caltanissetta, Gianluca Furnari, che ha curato, con grande bravura, gli intermezzi musicali.

Esaustivi gli interventi dei due relatori, e in particolare quello del Dott. Salvatore Lo Re, che ha presentato un affresco del generale Antonino Cascino, come viene conservato negli archivi di Stato e tra le memorie inedite della Famiglia.
Sono emerse le gesta e la grande umanità di un uomo, che sul fronte del Carso, non abbandonò mai i suoi uomini, che egli chiamava "figli", dell'eroica Brigata Avellino, quei Fanti della 231^ e 232^, che gli rimasero vicini fino al giorno della sua morte, avvenuta il 29 settembre 1917, a seguito di una grave ferita.

Un convegno ben organizzato, che ha dato anche l'occasione di pensare ad iniziative puntuali, che nel corso dell'anno verranno realizzate in città, per dare lustro ad uno dei più grandi figli della nostra Terra e ai Caduti, che hanno dato la vita per la Patria.

                                                       Filippo Rausa














Nessun commento: