"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 31 maggio 2015

La Domenica con Gesù, Santissima Trinità

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “…Vi fu mai cosa grande come questa?...Che cioè un popolo abbia udito la voce di Dio parlare dal fuoco, come l’ hai udita tu, e che rimanesse vivo ?...” Dt 4, 32-34.39-40 . 
“Beato il popolo scelto dal Signore”.  Sal 32 . “ Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio…Eredi di Dio, coeredi di Cristo,…Per partecipare anche alla sua gloria”. Rm 8,14-17 . 
“…Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli  nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo…Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” . Mc 28,16-20 .

  -“Ecco, io sono con voi tutti i giorni…” E’ molto significativo, per il nostro tempo, affermare, ancora una volta, che i cristiani non sono stati abbandonati dal Signore, perché il Risorto  è presente in ogni battezzato, anzi la SS.ma Trinità- Padre, Figlio e Spirito Santo- “ inabita” in ciascuno.
 - Figli di Dio. Noi cristiani per il battesimo siamo figli di Dio. San Paolo sostiene con forza che l’essere figli ci toglie dalla schiavitù. Siamo condizionati dall’ apparire e  da quanto la gente possa dire e criticare di noi, schiavi di ciò che è stato il passato, schiavi dell’ opinione pubblica, accordando valore a quanto i mezzi di comunicazione sociale fanno diventare importante. Abbiamo bisogno di essere capaci di cogliere la novità, dataci, di essere figli, la giovinezza dello spirito, la freschezza di quella missione, che sempre si rinnova, in un mondo che cambia.
 - La dinamica del credente. Le letture pongono in luce la dinamica dell’ esistenza cristiana: ascolto, interiorizzazione e scelta di vita. Il primo passo è sempre di Dio, che crea, salva, sceglie, purifica, santifica e dà la forza, per affrontare le scelte. Il secondo è affidato al credente, che ascolta, accoglie e fa proprio il messaggio. Sappiamo bene che il tema fondamentale della Bibbia è l’ ascolto. Infatti, la professione di fede del pio israelità consiste proprio in questo: “Ascolta, Israele…”. Nel nostro mondo, fatto di tante immagini,  che scorrono, velocemente, corriamo il rischio di non interiorizzare  nemmeno il grande messaggio, contenuto nel “libro dei libri”. Sappiamo, invece, che essa, nella vita cristiana, è irrinunciabile.
 - La compresenza di fede e poca fede. Di fronte all’ apparizione del Risorto, come dice il Vangelo, gli apostoli si prostrarono, ma anche dubitarono. Questo dubbio, che i discepoli, più volte, avevano rappresentato, direttamente, a Gesù, non ha impedito al Signore di affidare ugualmente a loro il mandato missionario. Questo fatto ci rincuora, perché anche noi nella nostra vita sperimentiamo momenti di entusiasmo nella fede e momenti oscuri, dove le difficoltà riempiono di dubbi la nostra esistenza.
 Lo stesso discorso vale anche per la comunità cristiana. Non tutti i credenti accolgono con lo stesso entusiasmo la parola di Dio. Ma tutto ciò non ferma la proposta del Signore, che ci invita, anche oggi, ad annunciare il Vangelo, fino all’ estremità della terra.
 Forse i mezzi di comunicazione sociale sono un’ occasione propizia per la diffusione universale, che il mandato missionario del Risorto prevedeva. Se è vero che il primo annuncio può “transitare” anche attraverso la tecnologia, il cammino di fede, invece, esige l’ incontro interpersonale. Anche se siamo uomini e donne di poca fede, ci viene chiesto dalla comunità di “farci prossimo”, gli uni degli altri, per condividere “l’  in abitazione” della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo.
                                                                                                                                                                                                                                               Mons Antonino Scarcione

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