"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 27 settembre 2015

A proposito di Liberi Consorzi, Lettera aperta....

Riceviamo e Pubblichiamo

Ai signori Consiglieri comunali 

Con le delibere dei Consigli Comunali e con i referendum confermativi con i quali, a stragrande maggioranza, è stata manifestata la volontà le comunità di Gela, Niscemi e Piazza Armerina di aderire alla città metropolitana di Catania si è determinata un’opinione finalmente veramente libera, forte e convinta che questo asse territoriale è anche un asse strategico.
Esso rappresenta una straordinaria opportunità di crescita attraverso la valorizzazione delle diverse e complementari caratteristiche dei vari comuni: agricoltura ed artigianato, turismo e beni culturali, imprenditoria e commercio.
Tutto questo all’interno della vasta città metropolitana di Catania e domani, se possibile, in un apposito ambito territoriale o consorzio.
Sembrava fatta, con la Legge Regionale n. 8/14, ed invece è intervenuta la Legge Regionale n. 15/15 con la quale si istituiscono sei consorzi e tre aree metropolitane; implicitamente si è cercato di cristallizzare la situazione attuale.
Non potendo tuttavia far finta che non ci fossero mai stati le delibere dei Consigli Comunali ed i referendum popolari, la stessa legge prevede la possibilità, per i comuni che si erano già espressi, di confermare la loro volontà con un’ulteriore delibera dei rispettivi Consigli Comunali.
Si sono quindi rimessi in moto tutti quelli che si oppongono a questo straordinario progetto in nome delle vecchie e sperimentate consorterie, oggi più di prima.
Vengono fatte promesse, anche alle singole persone; qualche volta vengono fatte balenare opportunità eccezionali come se ci fossimo conosciuti stamattina oppure danni terribili per la collettività e catastrofi!
E invece tutti abbiamo sperimentato, più e più volte, la povertà delle prospettive e, talora, forme evidenti di emarginazione da cui gli stessi, che oggi fanno terrorismo, non hanno saputo o voluto uscire.
È noto a tutti che la legge regionale 15/15 sui liberi consorzi, con tutta probabilità, e sottolineamo con probabilità, verrà impugnata.
Ciò significa che, con altrettanta probabilità, dovrà essere rivista dall'ARS per le modifiche richieste dal Governo nazionale, facendo cessare i motivi del contendere dell'eventuale impugnativa (questo sarebbe l'accordo secondo quanto alti fonti istituzionali ci hanno detto).
Tuttavia chi ha seguito la stampa di questi ultimi giorni sa anche che tra i 14 articoli “incriminati” non c'è l'articolo 44 (circostanza confermata dalle stesse fonti sopra citate) che consente ai comuni di Piazza Armerina, Gela e Niscemi di transitare nel libero consorzio di comuni città metropolitana di Catania. Quindi, nel peggiore dei casi ad essere ritoccati saranno solamente gli aspetti che riguardano i gettoni, le elezioni, il personale, i criteri di voto ma non la possibilità di deliberare per Piazza Armerina di unirsi alla città metropolitana di Catania.
Cari Consiglieri e cari concittadini, non lasciamoci intrappolare dalle false lusinghe e da artificiali legami storici che non hanno prodotto alcunché di buono e dalle voci terroristiche.
Ragioniamo con la nostra testa e rendiamoci conto che questo progetto, per cui stiamo lottando, è veramente fondato e promettente per la complementare ricchezza dei comuni di questo asse territoriale, per la loro vicinanza culturale ed anche fisica e per le loro caratteristiche che finora sono state sempre marginalizzate ed impedite nella loro capacità di espressione
Condizione necessaria e indispensabile perché il progetto possa realizzarsi è mantenere l’unita di questo asse territoriale. Bisogna coltivare l’unità.
Chiediamo quindi ai consiglieri comunali di portare a termine il percorso iniziato, deliberando a favore della città metropolitana di Catania nel rispetto della volontà popolare espressa con il referendum, volontà che in questi giorni è ribadita con forza dalla stragrande maggioranza dei cittadini e voi, egregi Consiglieri Comunali, che vivete la Città questo lo sapete.
Chiediamo ai consiglieri comunali di mantenere quella stessa unità espressa il 23 luglio 2014.
Vogliamo ricordare che coloro i quali, sempre gli stessi, oggi gettano voci “terroristiche” e cercano di confondere i cittadini ed i consiglieri sul percorso intrapreso, sono gli stessi che tra il luglio e settembre 2014 gettavano ombre sul referendum sostenendo che non sarebbe stato valido per via del quorum: tutti sono stati smentiti dai fatti.

                                                                Salvatore Patrizio Roccaforte

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