"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

martedì 1 dicembre 2015

Aperta la XXI CONFERENZA MONDIALE SUL CLIMA. PARIGI 29.11- 11.12 c.a.

Letteralmente, la Cop (in inglese, Conference of part = Conferenza delle parti) ha come palcoscenico la Francia. Qui di seguito, una scheda di lettura dell’ evento: 196 le nazioni partecipanti, con 147 capi di Stato o di governo; 10 Mila delegati iscritti ai lavori; 30 Mila tra scienziati e giornalisti; 179 le nazioni ( 95% della popolazione mondiale), che hanno promesso la riduzione dei gas. 
Obiettivi della Conferenza: Contenere all’ 1,5-2 gradi l’ aumento della temperatura, entro la fine del secolo; Ridurre dal 40% al 70% le emissioni, entro il 2050; Valutare e rivedere gli impegni, ogni 5 anni; Formulare un accordo giuridicamente vincolante; Raccogliere 100 Miliardi di dollari, l’ anno, da parte dei paesi sviluppati, per finanziare, dal 2020, i paesi più poveri per la riduzione del CO2 e l’ adattamento ai cambiamenti climatici, favorendo le fonti d’ energia rinnovabili.

Numerose le riflessioni sull’ incontro internazionale. Tra le altre, quella del Segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, che, auspicando un Patto vincolante tra gli Stati, ha affermato: “Non esiste un Piano B, semplicemente perché non esiste un Pianeta B”. Papa Francesco, invitando i 196 Capi di Stato a siglare un Accordo, ha detto: “Sarebbe triste e, oserei dire perfino catastrofico, che gli interessi privati prevalessero sul bene comune e arrivassero a manipolare le informazioni, per proteggere i loro progetti”.

La situazione climatica è veramente grave. Ad es., a Pechino una nuvola giallognola, con livelli d’ inquinamento record dell’ aria, “costringe” talvolta le autorità a chiedere ai cittadini di rimanere a casa. Anche in Italia ci si mobilita in difesa del clima. Si mettono insieme associazioni e gruppi diversi, per sostenere il rispetto dell’ ambiente. Lega ambiente, segnala che l’ accordo internazionale per il clima, purtroppo,“non è scontato”. Conseguentemente, Acli, Arcicaccia, Agesci, Pax Cristi, Wwf, Sindacati e Partiti politici si uniscono alle varie manifestazioni. Certo, rattrista che il tema dell’ ambiente nei telegiornali sia relegato, secondo gli esperti di Pentapolis e della Lumsa, solo al 10° posto nella classifica degli argomenti trattati. E ciò, sempre, dopo disastri, provocati dal maltempo. Lacrime di coccodrillo.
                                                                    Mons. Antonino Scarcione

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