Tra una settimana, giovedì 8 dicembre la nostra Città festeggierà in maniera solenne l'Immacolata Concezione, sin dalle prime ore del mattino con la posa delle corone di fiori da parte del Vescovo, dell'Amministrazione Comunale e del Nobile quartiere Monte sulla lapide del 1692 inneggiante la sacralità dell'Immacolata Concezione.
La
nostra città di Piazza Armerina sin dalla sua ri-fondazione 1163 è
sempre stata una città molto religiosa, una fede ancora viva più che
mai.
Oggi
sono ancora visibili innumerevoli simboli di questa “sacralizzazione”
del territorio, nei suoi antichi quartieri, nelle aree di nuova
espansione e nelle contrade che compongono il tessuto cittadino, anche
se purtroppo la mancata cura ed attenzione a dette edicole votive ne sta
compromettendo la perdita e il significato profondo.
Nel
nobile quartiere Monte, lungo l’omonima via sul prospetto laterale di
palazzo Roccabianca, incastonata come un blasone nobiliare e posta una
lapide di pietra arenaria, finemente scolpita, una vera e propria
espressione di fede e arte popolare, di una religiosità radicata e
diffusa, lasciata a testimonianza di un evento conclamato dal popolo
piazzese, quale memoria storica rivolta ai posteri che nel corso dei
secoli dal 1692 si sono succeduti.
L’edicola di via Monte ci parla dell’Immacolata Concezione di Maria, riportando testualmente le seguenti parole:
"VIVA LA MADRE DI DIO, MARIA CONCETTA, SENZA PECCATO ORIGINALE 1692".
Una
edicola votiva a tutti gli effetti sotto forma di lapide dal
significato profondo e precursore di un dogma della Santa chiesa
proclamato ufficialmente l’8 dicembre 1854 da Papa Pio IX, cioè ben 162
anni dopo che i piazzesi avevano affermato, scolpendolo sulla pietra,
che Maria è stata concepita dalla sua madre con il privilegio di non
portare con sé il peccato originale, che da Adamo ed Eva tutti portiamo
con noi al momento del concepimento.
Su
questa lapide, giusto l’alto valore simbolico, il Consiglio del Governo
del quartiere nel 2014 pensò bene di valorizzarla,
ripulendola e facendo realizzare da un fabbro, una piccola copertura in
ferro, merlata, a mo’ di tempietto, a memoria e gloria della Beata Vergine Maria Immacolata.
Lo scorso anno, proprio davanti questa edicola,
il vicario del vescovo don Antonino Rivoli, il Prevosto della Cattedrale
mons. Antonino Scarcione e il Sindaco, dott. Filippo
Miroddi, resero omaggio a Lei con l’atto di
venerazione all’Immacolata, accompagnato da un omaggio floreale, che
venne pure posto sulla sommità del cantonale di Palazzo Trigona di
Geraci del 1400 (via Monte angolo via Chiello), ove è collocata
all’interno di uno scudo araldico la Madonna con in braccio Gesù
bambino.
Alla
cerimonia, con partenza dalla piazza Cattedrale, parteciparano oltre al Clero diocesano, l'Amministrazione comunale, le autorità civili, militari, il governo del
quartiere Monte, i cavalieri Templari Federiciani, la Fondazione
Prospero Intorcetta, le associazioni di Volontariato.
Filippo Rausa
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