venerdì 3 marzo 2017
Il grido d'allarme del Dott. Galati sul "Triclinium" della Villa Romana del Casale
Riceviamo e Pubblichiamo
MIRA 1163
ASSOCIAZIONE TURISTICO-CULTURALE
VIA MONTE N.1
PIAZZA ARMERINA
Al Sindaco dott. Filippo Miroddi
Al
Sig. Presidente del Consiglio Comunale
Rag.
Gianfilippo La Mattina
Spett. le Direttore Parco Archeologico
Villa Romana del casale Arch. Susan
Giovanna
Al
Sig. assessore al Turismo Carmelo Gagliano
Ai Sigg. Capi Gruppo del Consiglio Comunale
E, p.c. Alla Consigliera Comunale Laura Saffila
Oggetto:
Villa Romana del Casale – Problematica “Triclinium”
Spettabili
rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, lo scrivente Francesco
Galati, Presidente pro-tempore della
Associazione Turistico-culturale MIRA 1163, rappresenta alle SS.LL che, per
mero caso, essendo stato in visita alla
Villa Romana del Casale ha constatato che il “triclinium” risulta essere
interdetto anche per una “sbirciatina” all’interno della sala in quanto dei
pannelli di color bianco appositamente allocati impediscono la visuale e una
insegna in lingua italiana e in lingua inglese recita “lavori in corso” e
“work in progress”.
Fatta
tale doverosa premessa mi corre l’obbligo evidenziare che già anni addietro,
almeno tre, il Consiglio Comunale si occupò della Villa Romana del casale su
precisa interpellanza della consigliera comunale Laura Saffila, la quale legge
per conoscenza la presente, e che per trasparenza e correttezza viene allegato
il documento della interpellanza che risale
al 7 Ottobre 2014!!
Nella predetta
interrogazione si evidenziava, tra l’altro, che “da notizie di stampa apparse sul
Giornale di Sicilia, cronaca di Enna, avente
ad oggetto “VILLA ROMANA Piazza Armerina, al «Triclinium» accesso vietato ai visitatori
di Roberto Palermo — 06 Ottobre 2014, si
rileva “
lo stato in cui versa la famosissima stanza, ove vi sono tessere saltate,
pavimento pieno di rigonfiamenti e accesso dalle passerelle laterali vietato ai
visitatori, con la fruizione delle scene musive che rimane in parte monca”.
La copia dell’articolo
viene allegata per la giusta informazione e presupposto indispensabile per
capire che molto probabilmente la stanza del triclinium non è oggetto di alcun
“work in progress” ma chiuso anche alla visuale esterna per situazioni aggiuntive
di aggravio già evidenziate dalla stampa il 6 ottobre 2014.
Certamente un sito
UNESCO comporta responsabilità non indifferenti per coloro i quali
istituzionalmente hanno l’obbligo di tutelare, preservare e conservare.
Certamente per
comprendere e capire tutta la problematica sarebbe opportuno che venisse
spiegato come mai già il 6 ottobre 2014 veniva lanciato un appello per la
salvaguardia del triclinium e oggi 1 marzo 2017 la stanza trovasi interamente
interdetta anche ad una furtiva “sbirciatina”?
E’ pensabile che in
questi anni non è mai stato effettuato alcun intervento di manutenzione
ordinaria e tantomeno straordinaria.
Risulta superfluo
rimarcare che la Villa Romana del casale è PATRIMONIO DELL’UMANITA’ ed è uno
dei siti archeologici più importanti della Sicilia.
I mancati interventi o
postergati nel tempo (forse in attesa di finanziamenti?) aggravano la già
delicata pavimentazione mosaicata e possibilmente la perdita delle originali
piccolissime tessere che a seguito di tale perdita il soggetto rappresentato
resta monco o addirittura la parte mancante viene coperta oggi con malta (ieri
con cemento).
Coloro i quali hanno
responsabilità e negligentemente non intervengono sappiano che stanno
commettendo anche un reato penale e potrebbero rimettere in gioco
l’individuazione di “sito UNESCO” se non vengono mantenuti gli standards di fruibilità,
di tutela e di conservazione del bene che per la Città di Piazza Armerina, per
la Sicilia è cultura, turismo, economia, sviluppo.
Pertanto con la
presente si chiede un forte intervento presso l’Assessorato regionale ai BB.CC
affinchè non sottovaluti il problema, e, che a lungo andare, sarà sempre più
difficile da risolvere e una grossa ingratitudine verso le future generazioni
che ci additeranno di incapacità per non avere fatto il necessario per evitare
un “crimine culturale” nei confronti di una tra le più belle stanze della Villa
Romana del Casale “IL TRICLINIUM”.
Si ringrazia e mi
auguro che la presente trovi la giusta attenzione.
Cordialità
( GALATI )
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