Nelle relazioni tra Italia e Cina degli ultimi mesi,
"l'Ambasciatore ritrovato" che ha creato un'ideale ponte tra i due paesi, e il nostro concittadino e quartierante il padre gesuita
Prospero Intorcetta, uomo di congiunzione nei rapporti di rafforzamento delle politiche economiche.
Nell'incontro bilaterale tra Cine e Italia di Hangzhou del 3 settembre 2016 l'allora presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva affermato che
"lo straordinario fascino che la città di Hangzhou esprime, aveva fatto innamorare non soltanto il presidente Sandro Pertini, ma anche Matteo Ricci, Marco Polo, e aggiungo anche un altro gesuita, Prospero Intorcetta, sepolto qui".
Nella recente visita del presidente Sergio Mattarella, del 27 febbraio 2017, a Pechino, il leader cinese Xi Jinping, al tavolo nella Grande Sala del Popolo che domina la Tienanmen, durante i
colloqui, nel ricordare di essere
stato «accolto in maniera squisita» a novembre in Sardegna, in maniera sorprendente
ha citato Prospero Intorcetta, missionario siciliano di Piazza
Armerina che nel XVII secolo fu il primo a tradurre Confucio in Europa, è sepolto con onore a Hangzhou.
Naturalmente, non possiamo non affermare che se il nostro Prospero Intorcetta è salito agli onori della cronaca internazionale è grazie all’opera profusa negli ultimi 10 anni di lavoro della Fondazione Prospero Intorcetta-Cultura Aperta, presieduta dal dott. Giuseppe Portogallo, il cui obiettivo è stato anche quello di avere la più completa conoscenza storica e scientifica delle opere di Prospero Intorcetta, documentate e certificate.
Filippo Rausa
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Prospero Intorcetta |
Di seguito alcuni link delle maggiori testate giornalistiche
http://www.corriere.it/esteri/17_febbraio_22/nuova-via-seta-punta-all-italia-offre-vantaggi-imparagonabili-7586e678-f909-11e6-ae6b-f2dcdeebb2b6.shtml
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