
domenica 24 dicembre 2017
25 dicembre, Natale del Signore
……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa
Testi: “Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace…” Is 52,7-10 . “Dio, molte volte…aveva parlato…per mezzo dei profeti,… in questi giorni…ha parlato a noi per mezzo del Figlio…” Eb 1,1-6 .
“…Venne tra i suoi e i suoi non lo hanno accolto…E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi…” Gv 1,1-18.
Natale 2017. La luce di questo giorno è ineguagliabile. Come, giustamente, afferma Samuele Riva, il sole, che infonde luce, calore, energia e vita, oggi, viene eclissato da Cristo, sole di giustizia, sorto all’ orizzonte dell’ umanità. Da oggi si instaura uno spartiacque nella storia (prima di Lui e dopo di Lui), il mondo non è, non può e non vuole più essere come prima. Da questo giorno Dio è con noi, per noi e in noi, perché si è fatto uno di noi. Oggi, Dio ha voluto abbracciare l’ uomo e l’ uomo ha potuto abbracciare Dio, in un incontro tanto profondo, che non è più possibile vedere Dio senza vedere l’ uomo. Non è più possibile cancellare Dio senza cancellare l’ uomo. Oggi, l’ uomo, figlio prodigo, che aveva lasciato la casa del paradiso terrestre, ritorna a casa.

Nell’ evento, è in gioco la nostra capacità e la nostra volontà di accoglienza: solo accogliendo il Signore, è possibile il riscatto, la ripresa, la resurrezione e la consolazione. La salvezza è un’ esperienza alla portata di tutti, è sufficiente volerla.
Tuttavia la gioia del Natale è, ogni anno, una gioia “inquinata” dal constatare il dramma di una parte dell’umanità, che “rema contro” il progetto di Dio. Per fortuna e per grazia, la Parola, che salva, risuona incessantemente nella storia. Dio, spirito assoluto, diviene carne mortale, mostrando il vero volto dell’Altissimo: Colui che non scherza, quando si tratta di amare, Colui che obbedisce all’ amore anche quando la grazia diviene “a caro prezzo”, secondo un’ incisiva espressione di D. Bonhoeffer.
Nessun Signore umano farebbe mai una cosa simile. Vediamo che questo è il giorno “ammirabile”, cantato dai Padri della Chiesa: Dio si fa uomo, affinchè l’ uomo diventi Dio. E come “in quel tempo” il Verbo si è fatto carne, così adesso continua a farsi carne e oggi viene ad abitare in mezzo a noi.
Mons. Antonino Scarcione
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