"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

venerdì 8 dicembre 2017

IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia.

Testi: “…Porrò inimicizia tra te e la donna…” Gen 3,9-15.20 . “Dio ci ha scelti in Cristo prima della creazione del mondo” Ef 1,3-6.11-12 . “…Rallegrati, piena di geazie: il Signore è con te…” Lc 1,26-38.

Nella solennità odierna dell’ Immacolata siamo invitati ad accogliere l’ invito della Chiesa a mettere al centro dell’ esistenza la Parola di Dio, a riscoprirne tutta “la sua forza di lettura” della realtà personale e della storia e a focalizzare, inoltre, il valore del sì di Maria, davanti a Dio, per rispecchiarci nel suo volto, riflesso della Chiesa.

Vediamo che tutto ha avuto inizio con un incontro tra Maria e l’ angelo. Come per lei, il Signore ha, su ciascuno, un disegno di amore e non lo realizza senza il nostro consenso. La prima parola che Dio dice a Maria e a ciascuno di noi è questa: “Gioisci, sii felice! Il Signore è con te”.

Quando Dio entra nella nostra vita, non viene, per chiedere, ma per donare. Viene per dire a ciascuno: “Apriti alla gioia”. Il motivo è, semplicemente, questo: il Dio dei nostri Padri è ora “il Dio con noi”. Un Dio da accogliere e da donare, da far rinascere e crescere nel cuore degli uomini.

“Ecco la serva del Signore”: Maria chiama sé stessa serva. Servire è un modo di vivere, non più “rivolti” a sé stessi, ma aperti a Dio. Alla “logica del possesso” si sostituisce la “logica del dono”. Il termine “servo”, originariamente, indicava “incollato”. In tal senso, Maria è “serva”, cioè, totalmente aderente alla volontà di Dio.

Il suo “eccomi” è pronunciato senza riserva alcuna, con sentimenti autentici di totale disponibilità. Origene mette sulla bocca di Maria un’ espressione molto bella: “Io sono un a tavoletta di cera, l’ Altissimo scriva ciò che desidera” . Ella, infatti, si affida totalmente a Dio ed alla sua Parola.

Noi siamo, quindi, sollecitati dalla celebrazione a guardare a lei come Madre della Parola, col desiderio di focalizzare l’ attenzione sulla bellezza e sulla forza di una Parola, che ha il potere di cambiarci e di cambiare anche l’ ambiente, che ci circonda. Le difficoltà sono tante, ma l’ Immacolata illumina i nostri occhi, mostrandoci che l’ amore è più forte, la grazia è più grande, la vita vince sulla morte.

                                                                    Mons. Antonino Scarcione

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