"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 22 febbraio 2020

La Domenica con Gesù, VII DEL T.O. / A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello…Non ti vendicherai…” Lv 19,1-2.17-18 . 
“…Se qualcuno tra voi si crede un sapiente…Si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio…” 1 Cor 3,16-22 . 
“…Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgi anche l’ altra…Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano…” Mt 5,38-48.

Sappiamo bene che amare è difficile. Noi, in genere, contraccambiamo l’ amicizia, a chi ci accetta, la pensa come noi e non ci dà troppo fastidio. Però, Gesù chiede ai discepoli qualcosa di molto difficile: Amare i nemici, coloro che ci odiano, coloro che ci hanno fatto un torto. Notiamo che ciò che afferma Gesù fa parte di una logica totalmente nuova, sconosciuta nel mondo antico e in quello ebraico.

La “Legge del taglione” è così sintetizzabile: “Occhio per occhio e dente per dente”. Certamente, è così formulata, per limitare la vendetta. Notiamo che essa viene ampiamente superata, anzi, è stata capovolta da Gesù. Infatti, egli chiede di metter in pratica la legge della non-violenza, che consiste nel non opporsi al malvagio. E lo fa con tre esempi: a) Porgere l’ altra guancia; b) Dare anche il mantello a chi chiede la tunica; c) Fare due miglia con chi vuole costringere a farne con lui uno soltanto.

Evidentemente, a questo punto, abbiamo, da parte di Gesù, la richiesta di un amore gratuito e unilaterale. Esso si fa più esplicito nelle affermazioni successive: “Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano”. Alla fine della sua vita, Gesù propone la “tipologia” del proprio amore come esempio: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi”. Gesù è stato percosso, spogliato delle sue vesti, ha dovuto percorrere la via del Calvario sotto il pesante legno della croce, costretto con la forza, senza opporsi al malvagio.

Il compimento e superamento della Legge antica consiste nell’ amore verso di tutti. Gesù scrive la legge dell’ amore nei nostri cuori. Senza questa legge suprema non sarà possibile alcuna riconciliazione. Ma non si può annunziare agli altri la riconciliazione, se non siamo pronti al perdono, anche verso coloro che ci hanno fatto del male.

Certamente, perdonare i nemici, non vuol dire accettare il peccato, l’ ingiustizia, il sopruso verso i poveri e gli umili. Gesù, inoltre, come afferma, l’ evangelista, “fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

Infine, il Signore conclude così: “Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.“ L’ amore per il nemico, è, quindi, impossibile alle sole forze umane; diventa possibile, se noi ci affidiamo a Dio e mettiamo in pratica le beatitudini.

                                            Mons. Antonino Scarcione

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