"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 6 settembre 2020

La Domenica con Gesù, XXIII del Tempo Ordinario / A

  ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Io ti ho posto come sentinella per la casa d’ Israele…Se io dico al malvagio: malvagio, tu morirai e tu non parli, perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te…” Ez 33,1.7-9 . 
“…Non siate debitori di nulla a nessuno, se non dell’ amore vicendevole…” Rm 13,8-10 . 
“…Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo tra te e lui solo, se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello…” Mt 18,15-20.

Il dovere della correzione fraterna e il valore della preghiera comunitaria: elementi fondamentali della vita cristiana. Certamente, la correzione fraterna e la preghiera comunitaria soddisfano pienamente alla volontà di Dio che, cioè, nessuno vada perduto. Vediamo che l’ autore del sacro testo è molto attento nel dare consigli utili per una pastorale della comunità. Questi “strumenti pastorali” sono indispensabili e sono una metodologia da aggiornare e contestualizzare nei nuovi ambiti culturali. Infatti, se domenica scorsa abbiamo ascoltato che alla base della carità ci sono i verbi “legare” e “sciogliere”, lo stesso binomio è altrettanto importante, insieme ai verbi “perdonare” e “accogliere”, presenti nel vangelo di Giovanni. Certamente, la comunità deve effettuare un cammino perenne di conversione.

Quante volte, nelle comunità parrocchiali, il parroco, il diacono, o il responsabile di un gruppo, devono fare i conti con questi sentimenti di esclusione e di rivalità, che, talvolta, albergano nel cuore di ciascuno ?! Se ciò avviene, questo dipende, spesso, dal fatto che la comunità non prega. La preghiera fa sì, che tutti ottengano la grazia del pentimento e che il fratello, che si allontana, possa ritornare.

In più, la correzione reciproca è espressione di carità, poiché tutti hanno il compito di correggere i fratelli, che sbagliano, attraverso un procedimento che Gesù, nel vangelo, ci propone. Tutta la comunità è in cammino ed è questa la prospettiva: nessuno vada perduto. Tutti siamo chiamati a prenderci cura gli uni degli altri. L’ icona del buon pastore, in cerca della pecorella smarrita, suggerisce il metodo della pedagogia della pazienza, per “guadagnare” il peccatore.

La pedagogia di Dio, che diventa pedagogia di Gesù Cristo, deve essere assunta dalla Chiesa. Prima, c’ è il dialogo a due, poi, l’ intervento delle persone autorevoli della comunità, non per giudicare o punire, ma per correggere il fratello con la loro voce autorevole. Infine, c’ è tutta la comunità, che si fa carico del fratello, mostrandosi misericordiosa. Nella liturgia odierna emerge, quindi, un grande impegno pastorale e comunitario per i lontani.

                                       Mons. Antonino Scarcione

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