"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 1 agosto 2021

LA DOMENICA CON GESU', XVIII DEL TEMPO ORDINARIO

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Fossimo morti…nella terra d’ Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne…Invece, ci avete fatto uscir in questo deserto per morire di fame…Allora il Signore disse: …Io sto per far piovere pane dal cielo per voi…Al tramonto mangerete carne e al mattino…pane…Io sono il Signore, vostro Dio…” Es 16,2-4.12-15 .
 “Fratelli,…non comportatevi più come i pagani…Se in lui siete stati istruiti…ad abbandonare…l’ uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli…” Ef 4,17.20-24 . 
“…Voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati…Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio ?...Gesù rispose loro: Questa è l’ opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato…” Gv 6,24-35.

COSA DOBBIAMO COMPIERE PER FARE LE OPERE DI Dio ? Gesù rispose loro: QUESTA E’ L’ OPERA DI DIO: CHE CREDIATE IN COLUI CHE EGLI HA MANDATO. Ecco, la sintesi del commento di E. Ronchi.

Gesù ha compiuto il “segno”, al quale tiene di più: il pane condiviso. Quello più frainteso e meno capito. La gente, infatti, lo cerca e vorrebbe accaparrarselo, come una garanzia contro ogni tipo di fame. Ma il vangelo di Gesù non fornisce pane, bensì un lievito potente nel cuore della storia. Davanti alla folla Gesù annunzia: Come ho saziato, per un giorno, la vostra fame, così posso riempire le profondità della vostra vita ! E loro non capiscono. Come loro, anche noi, creature di terra, preferiamo il pane, esso ci fa vivere, lo sentiamo in bocca. Lo gustiamo. Lo inghiottiamo, perché è così concreto.

Invece, Dio e l’ eternità restano idee vaghe.

Inizia, allora, un’ incomprensione di fondo, un dialogo su piani diversi. Qual è l’ opera di Dio ? Il Signore risponde “disegnando” il volto amico di Dio. Come un tempo vi ha dato la manna, così oggi Dio dà. Due parole chiave della rivelazione biblica: nutrire la vita è l’ opera di Dio ed, inoltre: Dio dà. Non pretende, non esige nulla, dona tutto.

Ma che cosa, precisamente, dà il Dio di Gesù Cristo ? Niente, tra le cose o tra i beni di consumo. Come ottimamente afferma S. Caterina da Siena: “Egli non può dare nulla di meno di sé stesso. Ma dandoci sé stesso ci dona tutto”. Ci troviamo davanti ad uno dei vertici del vangelo, ad uno dei nomi più belli del Signore: Egli è nella vita, datore di vita. Il dono di Dio è Dio che si dona. Infatti, uno dei nomi più belli di Gesù è questo: “Io sono il pane della vita”.

Pietro lo conferma con le sue famose parole: “Signore, da chi andremo ? Tu solo hai parole di vita eterna “. L’ opera di Dio, come dice E. Ronchi, è una calda corrente d’ amore, che fa fiorire le radici di ogni essere umano. Questa, appunto, è l’ opera di Dio: “credere in colui che egli ha mandato”. Nel cuore della fede vi è certamente la tenace fiducia che l’opera di Dio è Gesù: volto luminoso, libero, guaritore del disamore, che sollecita a diventare il meglio di ciò che una persona possa diventare. Non figura in lui alcun aspetto minaccioso, ma semplicemente “emergono le due ali aperte di una chioccia, che protegge e custodisce i suoi pulcini (Cfr. Lc 13,34 ) e li fa crescere con tenerezza contro tutto ciò che fa male all’ esistenza.

                                   Mons. Antonino Scarcione

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