"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 2 ottobre 2021

LA DOMENICA CON GESU', XXVII DEL TEMPO ORDINARIO / B

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Non è bene che l’ uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda…Allora, il Signore Dio fece scendere un torpore sull’ uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole…formò…una donna e la condusse all’ uomo…Per questo l’ uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un’ unica carne” (Gen 2,18-24) . 
“Fratelli, quel Gesù che fu fatto di poco inferiore agli angeli, lo vediamo coronato di gloria…” ( Eb 2,9-11 ) . 
“…Domandavano a Gesù se sia lecito ad un marito ripudiare la propria moglie…Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio…Gesù disse loro: Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma…Dunque, l’ uomo non divida quello che Dio ha congiunto…” (Mc 10,2-16).

“SE LA COPPIA NON SI IMPEGNA A COLTIVARE IL SORRISO E IL SOGNO DI DIO SU DI ESSA E A RICUCIRE GLI STRAPPI, E’ SEGNO CHE L’ AMORE, NEGLI ANNI, SI E’ FATTO DURO ED AGGRESSIVO, INVECE DI DIVENTARE DOLCE ED UMILE”.

Ecco la domanda tendenziosa dei farisei al Signore. Se sia lecito, o no, ripudiare la propria moglie. Sappiamo che, sì, era lecito, in base alla tradizione religiosa dell’ A.T. Ma Gesù, come annota il commento di Ermes Ronchi, prende subito le distanze, anche da Mosè, ed afferma perentoriamente: “Mosè scrisse questa norma per la durezza del vostro cuore”. Ed aggiunge che, in principio, non fu così. Certamente, il vangelo odierno “ci prende per mano” e ci accompagna nel “territorio di Dio”, insegnandoci a guardare la realtà, non dal punto di vista della fine dell’ amore, ma fin dal suo inizio. “L’ uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie. E i due diventeranno una carne sola. Il sogno di Dio è questo: i due si cercano, si trovano, si amano e diventano uno. Dio congiunge le vite fin da principio ! “Dio congiunge”. Fa incontrare le vite, le unisce. Egli è il “collante” degli atomi e del cosmo.

Invece, il nemico dell’ amore e della vita è l’ opposto di Dio, il diavolo (=colui che separa ). Il problema è, quindi, alla radice: non più il ripudio o meno, ma il tenere vivo il “respiro dell’ origine”: l’ impegno, con tutte le proprie forze, ad alimentare il sogno di Dio: proteggerlo, custodire gesti, pensieri e parole, che hanno, a loro volta, la forza di proteggere l’ amore e congiungere le vite. Perché l’ amore è fragile ed “affamato” di cure. Il vero peccato è quello di trasgredire, non una norma, ma il sogno di Dio. E’ una lunga tela sottile, che si tesse purtroppo con quei comportamenti duri, o indifferenti, che spengono l’ amore: infedeltà, mancanza di rispetto, offesa alla dignità.

Gesù mette le basi per la nostra libertà: il nostro comportamento non è chiamato ad adeguarsi ad una “legge esterna” all’ uomo, ma a quella norma interna, che riaccende il volto, protegge il sorriso e il sogno di Dio. Allora, se la coppia non si impegna a coltivare quegli elementi e a non ricucire gli strappi, è segno che l’ amore, negli anni, si è fatto duro ed aggressivo, invece di diventare dolce ed umile.

                                                                         Mons. Antonino Scarcione

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