………
per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio:
un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa
Messa domenicale
“Ogni sommo sacerdote è scelto tra gli uomini e per gli uomini viene costituito tale…per offrire doni e sacrifici per i peccati…” Eb 5,1-6 .
“…Il figlio di Timeo, Bartimeo,…cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare…: Figlio di Davide, Gesù, abbia pietà di me !...Gesù si fermò e disse…: Che cosa vuoi che io faccia per te ? E il cieco…: Rabbunì, che io veda di nuovo ! E Gesù gli disse: va’, la tua fede ti ha salvato…” Mc 10,46-52.
ANCHE NOI, IN CAMMINO LUNGO LE STRADE DEL MONDO, PORTIAMO IN DONO AGLI UOMINI DEL NOSTRO TEMPO LE BELLISSIME PAROLE CHE COSTITUISVCONO IL CENTRO DEL EVANGELICO ODIERNO: “Coraggio. Alzati. Ti chiama”.
Ancora “un vangelo di strada e di incontri”, come acutamente rileva E. Ronchi, che ci fa da guida nella
breve riflessione. “Mentre Gesù partiva da Gerico”, alle porte della città, un cieco è lì a mendicare. “Sentendo che era Gesù il Nazareno”, Bartimeo comincia a gridare. Non si vergogna di essere il più povero di tutti. Siamo tutti come lui: mendicanti di affetto o di amore o di luce. La mendicità(Non solo come povertà economica) è la sorgente della preghiera. “Kyrie eleison”, grida. E’ vero, tra tutte, la preghiera più cristiana ed evangelica, la più antica ed umana, l’ abbiamo relegata all’ inizio della Celebrazione eucaristica. Nelle varie pagine del vangelo la ripetono, ad es., “lebbrosi, donne e ciechi. E non è solo richiesta di perdono, ma di luce e di una carezza ancora. Bartimeo cerca un Dio che lo aiuti. Ma la folla, attorno, “fa muro” e lo sgrida: ”taci ! disturbi ! “. E’ terribile pensare che la sofferenza possa disturbare ! Bartimeo, quindi, grida più forte la propria richiesta di aiuto. Il Signore ascolta e dice: “Chiamatelo ! “. E la folla, questa volta, pronuncia parole bellissime, che “sono al centro dell’ annuncio evangelico”. Parole che vanno diritte al cuore, che bisognerebbe ripetere a tutti: “Coraggio”(=la virtù dell’ inizio della conversione e/o del cambiamento). “Alzati”(=dipende da te. Lo puoi fare. Prendi in mano la tua vita ). “Ti chiama”(=è qui per te, non sei solo, il cielo non è muto).
In questo modo, si libera l’ energia compressa. Il cieco non parla. Grida. Non si toglie il mantello. Lo getta via. Egli guarisce, proprio mentre quella voce lo accarezza, lo chiama e diventa la strada su cui cammina.
Noi che siamo mendicanti e, contemporaneamente, folla, lungo le strade del mondo, ad ogni persona, che giace a terra, portiamo in dono -senza stancarci mai- le tre parole “rigeneratrici”: “Coraggio. Alzati. Ti chiama”. Non solo oggi, Giornata Missionaria Mondiale, ma sempre.
Mons. Antonio Scarcione
Nessun commento:
Posta un commento