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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

venerdì 1 aprile 2022

Il pesce d'Aprile che "portò" papa Francesco a Piazza Armerina



Il 1° di aprile 2022 ricorre il quinto anniversario del nostro famosissimo Pesce d'Aprile, forse tra i migliori nella storia degli scherzi, con un risvolto incredibile, quello di essersi avverato a distanza di 17 mesi.

Quel venerdì pomeriggio, del 31 marzo del 2017 quando iniziai a costruire quell’avvincente storia, mai avrei immaginato di fare breccia nella credulità, nell’immaginario collettivo di centinaia di migliaia di persone nella mia città, Piazza Armerina, in Sicilia e in ogni parte del mondo, perché, il Pesce d'Aprile vedeva coinvolta la figura del santo padre, Papa Bergoglio che sarebbe venuto in Sicilia con tappe a Catania, Palermo e nella mia Piazza Armerina, città Capoluogo dell'omonima Diocesi.

Un Pesce d'Aprile a cui tutti avevano abboccato, perché la notizia usciva fuori dalle pagine di un noto blog piazzese, quello del nobile quartiere Monte Mira, presente nel web dal 2009, quindi con un onorato servizio di 8 anni di attività, tra cronaca, informazione, la voce di un Quartiere che si era guadagnato fama e affidabilità nel comunicare le varie e diverse notizie, a cui anche cronisti della carta stampata erano soliti prenderne spunto.

Inoltre, era risaputo a tutti che il principale blogger, per definizione "persona che regolarmente scrive materiale per un blog, pubblicando con una certa periodicità contenuti testuali, multimediali e video", coincideva con lo scrivente, che tra l'altro ricoprivo e ricopro ancora la carica di Presidente del Quartiere.

Per cui, la notizia pubblicata dal nostro Blog il sabato del 1° aprile 2017, nel corso del primo pomeriggio, alle ore 14:26, assunse una maggiore credibilità, perché più lontana dalle fandonie diramate da più parti nel corso della prima mezza giornata.

Il post con tanto di foto del papa, senza lasciare ombra a nessun dubbio venne preso per vero sin dall’inizio; inoltre, la fonte dalla quale noi dicevamo di avere appreso la notizia in Città del Vaticano, avvalorava nel suo sito il calendario dei viaggi Papali, che si riferivano al quadrimestre maggio-agosto 2017, viaggi che a breve sarebbero stati pubblicati sul sito della Santa Sede, e quindi il mega pesce d’aprile sulla visita di Papa Francesco a Piazza Armerina e in Sicilia, per tutto ciò assumeva il carattere dell’ufficialità.

Ebbene, il post " E’ ufficiale! Papa Francesco sarà in Sicilia e visiterà la nostra Piazza Armerina " di lì a qualche ora raggiungeva il record assoluto per visualizzazioni, per una notizia pubblicata sul nostro blog, attestandosi a 129.535 mila visualizzazioni, da ogni parte del mondo.

In poche ore il telefono di casa, così come il mio cellulare iniziò ad essere tempestato di chiamate, a cui cercavo di rispondere con garbo e tanta serietà per affermare la veridicità della notizia; ma alle ripetute richiesta di sapere da dove avevo assunto la notizia, dichiaravo di non potere rivelare la mia fonte e di attenersi al sito web del Vaticano che confermava i viaggi Papali in quel periodo, e successivamente avrebbe specificato le località.

Le credenziali del Blog avevano offuscato tutti, il tam tam mediatico di internet aveva fatto rimbalzare la notizia dappertutto, inoltre il desiderio imperante di avere per la prima volta nella storia il papa a Piazza Armerina, aveva contagiato tutti piazzesi e non, che già pregustavano la storica visita a ferragosto in città.

Le telefonate continuarono fino a tarda sera, diversi amministratori, tanti amici, con dialoghi di emozione per il grande evento, la radio locale e quella diocesana, i cronisti dei quotidiani La Sicilia e il Giornale di Sicilia, questi erano molto cauti e in contatto con le loro redazioni che cercavano l’ufficialità del viaggio attraverso la Santa Sede, ma poiché quel primo aprile coincideva con la giornata del sabato, e siccome avevo lanciato la notizia nel pomeriggio, reperire notizie non fu facile neanche per i giornali.

Il giorno dopo, un amico sacerdote mi confidava che anche il Vescovo e i prelati della curia, avendo appreso la notizia dal blog avevano cercato di verificarne la fondatezza senza ottenere nell’immediatezza alcun riscontro.

Una cosa era certa, la notte del 1° aprile 2017 tanta gente, ma proprio tanta, tanta gente era andata a letto con il dubbio della visita del papa a Piazza Armerina.

Ricordo i giorni dopo furono intensi per la continua richiesta di informazioni, in ufficio, per strada, ovunque la domanda era sempre la stessa: ma è vero che il papa viene a Piazza? Ed io, imperterrito, continuavo a confermare la veridicità della notizia, costruendo ipotesi e rimandando ad altri, alle autorità preposte, i dettagli del viaggio.

La stessa Amministrazione comunale cercava di capire come conciliare la visita del Papa, con l’evento del Palio dei Normanni, auspicando la non coincidenza delle date, altri sostenevano di portare il papa che è un gesuita nella chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, poiché la chiesa che è in Piazza Armerina fu la prima ad essere stata intitolata al santo dopo la sua beatificazione, insomma, iacta alea est, il dado era tratto, non si poteva tornare indietro e non mi sentivo di dire abbiamo scherzato, era un pesce d’aprile, troppa gente ci aveva creduto, confidavo nel tempo e nella mancanza di notizie che certamente avrebbe fatto lenire il tutto.

Di contro, quella notizia appresa con grande trepidazione un po’ da tutti e che di settimana, in settimana andava scemando in città per mancanza di riscontri certi, aveva innescato nel Vescovo, così come una fonte più che certa mi aveva assicurato, la classica pulce nell’orecchio, a tal punto che, diversi mesi dopo avendo saputo dalla Santa Sede della visita pastorale di papa Francesco in Sicilia del 15 settembre 2018, in occasione del 25° della morte del beato Pino Puglisi, ucciso dalla mafia, il Vescovo mons. Rosario Gisana non perse occasione di invitare ufficialmente papa Francesco a fare visita in una tra le maggiori Diocesi di Sicilia, Piazza Armerina, che ahimè, vive la piaga del sottosviluppo sociale e culturale per la mancanza di opportunità di lavoro.

Questa volta il papa venne per davvero, e quando il Vescovo diede ufficialmente la notizia, in un’apposita conferenza stampa presso il palazzo vescovile, alla presenza di decine di testate giornalistiche provenienti da ogni parte della Sicilia, io ero tra i presenti, pronto alla domanda, che puntualmente rivolsi al Vescovo, chiedendo dettagli sulla visita pastorale e dicendo pure che egli sarebbe rimasto nella storia per essere stato il primo Vescovo dopo duecento anni dalla creazione della Diocesi piazzese ad accogliere un papa. 

Tra i presenti furono in tanti a ricordare la mia notizia di quel 1° aprile dell’anno precedente, e sogghignando commentavano se tra le due cose non ci fosse stato un unico filo conduttore, della serie, tu lo sapevi già.

A distanza di cinque anni sinceramente non so dire se questa storia possa avere una morale, se non per il fatto che una tra le più classiche burle qual è il pesce d’aprile a cui un po’ tutti in buona fede avevano creduto, inaspettatamente, seppure a distanza di un anno aveva preso corpo con la reale visita del Santo Padre, papa Francesco a Piazza Armerina.

Di tutta questa storia il ricordo più vivido che mi è rimasto inciso in mente sono le frasi di un amico sacerdote, che in quei giorni mi diceva: “Caro Filippo, hai messo una pulce nell’orecchio al Vescovo”. A poche parole buon intenditore. 
Buon pesce d’aprile a tutti.

                                                                 Filippo Rausa


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