"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 11 settembre 2022

LA DOMENICA CON GESU', XXIIV DEL TEMPO ORDINARIO / C

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Il Signore disse a Mose’:…Il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra d’ Egitto, si è pervertito…Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati…gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: Ecco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra d’ Egitto…” Es 32,7-11.13-14 . 

“…Cristo Gesù…mi ha giudicato degno di fiducia mettendo me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata misericordia, perché agivo per ignoranza…Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io…” 1 Tim 1,12-17 . 

Le tre parabole, la pecora smarrita, la moneta perduta e il figlio prodigo sono ben note come le “parabole della misericordia” (Cfr Lc 15,1-32 ).

“AGLI SCRIBI E AI FARISEI, PERSUASI CHE L’ OSSERVANZA DELLA LEGGE IMPONGA DI VIVERE SEPARATI DAI PECCATORI, GESU’ RIVOLGE LE TRE PARABOLE, IN RISPOSTA ALLE ACCUSE CHE GLI MUOVEVANO PER AVER ACCOLTO I PECCATORI E CONDIVISO LA MENSA CON LORO, INFRANGENDO, COSI’, LA REGOLA DELLA PURITA’. IL TONO DELLE TRE STORIE NON E’ PICCATO NE’ RISENTITO. IL SUO SCOPO E’ QUELLO D’ INVITARE ANCHE I SUOI DETRATTORI ALLA MENSA DELLA RICONCILIAZIONE DEI PECCATORI CON DIO”.

-“Ci ha cercati affinchè lo cercassimo”. La tradizione cristiana si è soffermata sul tema della ricerca di
Dio, al quale anche Benedetto XVI ha dedicato alcuni interventi, per ricordare che, nella confusione di tempi in cui niente sembra resistere, gli antichi monaci “volevano fare la cosa essenziale: impegnarsi per trovare ciò che vale e permane sempre, trovare la Vita stessa. Dietro le cose provvisorie cercavano il definitivo”.

Papa Francesco ha sottolineato che il cristianesimo “non è tanto la nostra ricerca di Dio, ma piuttosto la ricerca di Dio nei nostri confronti”.

Notiamo che le due posizioni sono entrambe legittime e costituiscono due facce della stessa medaglia. Come aveva giustamente intuito lo studioso, Abraham Joshua Heschel, e aveva racchiuso questa pista nella famosa formula rabbinica: “Dio è alla ricerca dell’ uomo”. E’ proprio questa la grande scoperta di Agostino, che ha cambiato la sua vita.

-“Lascia che Dio ti sorprenda”. Le parabole ci insegnano come riconoscere la presenza di Dio che ci anticipa e ci invita a dilatare i nostri orizzonti di riconoscimento e adorazione.

Limitiamoci al breve racconto della pecora smarrita, che tocca ciascuno di noi nella nostra esistenza. Tutti riconosciamo che è Gesù il buon pastore, perché egli stesso si paragona a un pastore che prova compassione per le folle sfinite. Altrettanto facilmente ci identifichiamo con la pecora smarrita che il Figlio dell’ uomo è venuto a “cercare e salvare”. Ma quando ci rendiamo conto che quella pecora non gli è estranea, ma appartiene già al suo gregge, allora percepiamo, con stupore, il suo sguardo benevolo che ci cerca, perché per lui non ci sono pecore definitivamente perdute. Ed è l’ amore che muove i suoi passi alla ricerca di ogni essere umano: di Zaccheo(“Scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua” (Lc 19,5 ); della vedova di Nain (“Vedendola il Signore fu preso da grande compassione e le disse: “Non piangere”. Ed avviene così per tanti altri.

Da questi pochi esempi è facile intuire che la percezione stupita che cambia la vita non è tanto di constatare che Dio può essere oggetto della ricerca dell’ uomo, bensì che Dio ha un interesse per l’ uomo. 

                                                                               Mons. Antonio Scarcione


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