"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 2 ottobre 2022

LA DOMENICA CON GESU', XXVII DEL TEMPO ORDINARIO / C

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“Fino a quando, Signore, imploro aiuto e non ascolti…Il Signore rispose: Scrivi la visione e incidila bene sulle tavolette…Soccombe colui che non ha l’animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede” Ab 1,2-3;2,2-4 . 

“Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio…I suoi insegnamenti che hai udito da me con la fede…” 2Tm 1,6-8.13-14 . 

“Accresci in noi la fede !...Quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare” Lc 17,5-10.

“BASTEREBBE UNA FEDE GRANDE QUANTO UN CHICCO DI SENAPE, PER SRADICARE UN ALBERO DI GELSO E TRAPIANTARLO IN MARE: UNA DICHIARAZIONE IPERBOLICA, TUTTAVIA, EFFICACE, PER CONVINCERE I DISCEPOLI CHE LA FEDE SI MISURA NON DAL PUNTO DI VISTA QUANTITATIBO, BENSI’ DA QUELLO QUALITATIVO”.

Ermes Ronchi nel suo commento alla liturgia odierna ci propone un’incisiva riflessione. Egli, opportunamente, riprende le parole degli apostoli: “Signore, accresci la nostra fede”. Certamente, non c’ è preghiera più esplicita. Noi, in realtà, notiamo che Gesù non la esaudisce. Certamente, la fede non è un pacco-dono, che arriva una volta per sempre. Bensì, è la mia risposta ai doni di Dio. La mia risposta al suo corteggiamento amoroso. “Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: Sradicati e vai a piantarti nel mare” e vi obbedirebbe.

Gustiamo la bellezza del linguaggio di Gesù: il più piccolo tra i semi intrecciato a grandi alberi che “danzano” sul mare ! Basterebbe un granello di fede, per sradicare un albero. Un niente che è tutto.

Lo studioso, credente, esclama: Ho visto alberi di gelsi volare come uno stormo di gabbiani. Ho visto, continua ad affermare, discepoli di Gesù salvare migliaia di vite; uomini e donne fidarsi gli uni degli altri e affrontare problemi senza soluzione con coraggio da leoni. Madri e padri risorgere alla vita, dopo la morte di un figlio. Disabili con occhi luminosi come stelle. Una piccola suora rompere i millenari tabù delle caste.

Quando avete fatto tutto quello che dovevate fare, dite: “Siamo servi inutili”. Inutili, in italiano, significa che non servono, improduttivi. Ma non è così nella lingua del Signore. “Servi Inutili” significa: servi che non cercano il proprio utile. Non cerco il mio interesse, non è la ricompensa, ma il servizio ad essere vero !

Qual è il nostro modo di “sradicare alberi e di farli volare” ? Scegliere in questo modo che parla il linguaggio del profitto, la lingua del dono: in questo modo che percorre la logica della guerra, battere la mulattiera della pace.

                                      Mons. Antonio Scarcione 

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