"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

lunedì 31 ottobre 2022

SOLENNITA' DI TUTTI I SANTI / C

    ……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia.

“Io, Giovanni ,… vidi… una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua…” Ap 7,2-4.9-14.
“Carissimi, vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio…Noi fin d’ ora siamo figli di Dio…” I Gv 3,1-3 .
 "…Gesù salì sul monte…e insegnava loro dicendo: Beati i poveri…quelli che sono nel pianto…i miti…quelli che hanno fame e sete della giustizia…gli operatori di pace…Voi quando vi insulteranno…e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia…perché grande è la vostra ricompensa nei cieli” Mt 5,1-12a .

“LA SANTITA’ E’ VIVERE ORIENTATI ALL’ INCONTRO CON DIO. LA SANTITA’ E’ LA VOCAZIONE DI OGNI BATTEZZATO. NELLA SEQUELA DI CRISTO, IL DISCEPOLO SCEGLIE DI ASSECONDARE I VALORI MONDANI O DI ADEMPIERE LE ESIGENZE DEL VANGELO, LE UNICHE IN GRADO DI CONDURRE L’ UOMO ALLA COMUNIONE CON DIO”.

Certamente, l’ omelia dovrebbe, quasi, “sfidare” l’ assemblea a farsi “toccare” dalle letture che vengono proclamate nella celebrazione odierna. Ci si dovrebbe chiedere: siamo davvero felici nel Signore o viviamo “un’ esistenza mediocre ? “. Il candore dei credenti non consiste nel tentativo di salvarsi da soli, che è un pericoloso neo-pelagianesimo (come direbbe Papa Francesco), quanto nel rinnovarsi del dono di Dio, di cui parla l’ “Apocalisse”.

Il predicatore dovrà vincere la “tentazione” di spiegare tutte e nove le beatitudini della pagina del vangelo odierno.

Nel rito emerge, comunque, uno stile particolare dei credenti: stare nel mondo, da disarmati, con un affidamento coraggioso al Signore.

Vediamo che, in realtà, quello dei santi, è un percorso vero e proprio di grazia. Certo, non si tratta di un’autostrada o di un sentiero in discesa: spesso, essi, nella loro vita, hanno dovuto ricorrere a fare bene attenzione a dove poggiavano i piedi, tanto il passaggio era angusto. Pur tra difficoltà enormi, hanno sperimentato di essere oggetto di un amore smisurato, quello di un Dio che si faceva incontro a loro con la sua compassione e la sua tenerezza.

Allora, come possiamo rispondere all’ amore di Dio ? OffrendoGli, a nostra volta, pur con tutti i limiti e le fragilità, il nostro amore. Un amore che non indietreggia davanti al sacrificio di sé stessi, al servizio umile, al dono generoso e disinteressato di sè.

Un amore che affronta la cattiveria e il sopruso, la persecuzione e lo scherno, disposto ad attraversare anche i deserti dell’ abbandono e del tradimento, dell’ umiliazione e dell’ ingiustizia. Ecco, è tutto qui il segreto dei santi e delle sante, che hanno reso e continuano a rendere luminosa la storia umana.

Per molti, essi sono semplicemente degli illusi, per altri dei perdenti, per altri ancora degli idealisti. Ma forse, sono stati gli unici saggi, che hanno puntato sulla Buona novella che sola può trasfigurare e trasformare la storia.

Sembrano sconfitti e invece sono autentici vincitori, Agli occhi dei sapienti di questo mondo apparivano sprovveduti ed ingenui. Essi, invece, leggevano la storia con gli occhi di Dio e discernevano con lucidità il bene dal male.

Il loro segreto ? La fiducia senza limiti nel Dio di Gesù Cristo. Certi che affidargli la propria vita significava ritrovarla.

                                                                         Mons. Antonio Scarcione

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