"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 19 maggio 2024

LA DOMENICA CON GESU', PENTECOSTE / B

 …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Venne…un fragore, quasi un vento…impetuoso…Apparvero loro lingue come di fuoco, che…si posarono su ciascuno e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi…E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa ?...” At 2,1-11 . 
“…Sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, gelosia dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge…Chi le compie non entrerà nel regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé…” Gal 5,16-25 .
“…Quando verrà il Paraclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin da principio…” Gv 15,26-27; 16,12-15.

PER COGLIERE I CONTENUTI, DOBBIAMO METTERE LE LETTURE SECONDO LA LOGICA DELLA LORO COLLOCAZIONE TEMPORALE: 1. La vita di Gesù con la centralità del mistero pasquale. 2. Il passaggio dalla comunità apostolica alla missione universale. 3. La vita della comunità sotto lo Spirito Santo, che sovverte la logica del mondo e vive la verità e la libertà dei figli di Dio.

“Venne all’ improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa…”. Una citazione puntuale degli Atti ( At 2,1):queste le prime parole del teologo, Luigi Verdi, che subito aggiunge: Eccolo all’ improvviso, lo Spirito promesso da Gesù. Colui che consola e orienta lo sguardo, i passi, il cammino, come una stella. Quel vento, in ebraico, viene chiamato “Ruah”(respiro, soffio, alito). E’ lo stesso che aleggiava sul caos, prima della creazione, quello che animò Adamo, che colmò Maria all’ annunzio dell’ angelo. Dove c’ è lo Spirito c’ è vita. Il respiro di Dio entra nei polmoni e dà ossigeno.

“La burocrazia non soffochi mai le indiscipline dello Spirito Santo”. Un grande francese, l’ Abbé Pierre, scriveva: “Spirito “indisciplinato”, quello di Dio, che non sta alle regole,…ai programmi che facciamo, ma scompiglia…muove e spazza via la polvere. Come quando i discepoli pensavano che ormai fosse tutto finito, che la morte di Gesù avesse chiuso tutto, compresi i sogni, seppellendo ogni tenerezza.

E, invece, lo Spirito creatore, quello che consola, “asciugherà ogni lacrima dai nostri occhi”.

Bisogna imparare a lasciargli gonfiare le vele per navigare speditamente.

“Come il vento passa sulla cetra e le corde parlano, così nelle mie membra risuona lo Spirito del Signore e io parlo nel suo amore, è scritto nelle Odi di Salomone: una musica nuova, incomprensibile secondo i miei schemi, ma è il respiro di Dio…che esplode nella vita. “Tutti erano stupefatti…e si chiedevano: Che significa questo ?. Altri li deridevano e dicevano: Sì, sono ubbriachi di vino dolce”. Ubbriachi, ma con quell’ ebrezza, che fa sembrare tutto più semplice, più bello, più realizzabile, perché avvertiamo che niente, proprio niente, è impossibile a Dio.

                                              Mons. Antonio Scarcione

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