"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

domenica 26 maggio 2024

LA DOMENICA CON GESU', SANTISSIMA TRINITA' / B

 …… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

“…Sappi dunque…e medita bene nel tuo cuore che il Signore è Dio lassu’ nei cieli e quaggiu’ sulla terra…Osserva dunque la sue leggi e i suoi comandamenti…” Dt 4,32-34.39-40 . 
“…Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito attesta che siamo figli di Dio…” Rm 8,14-17 . 
“…Gesù…disse loro…Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo…Il sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. “ Mt 28,16-20.

“LA MISSIONE DELLA CHIESA E’ QUELLA DI FARE DISCEPOLI TUTTI I POPOLI DELLA TERRA, INSEGNANDO I COMANDAMENTI E BATTEZZANDO NEL NOME DEL PADRE E DEL FIGLIO E FDELLO SPIRITO SANTO”.

“La Trinità non è, come affermava un importante teologo tedesco, un mistero da comprendere, ma da vivere”. Come dice Roberto Laurita nel suo commento alla solennità odierna, effettivamente, la nostra esistenza è iniziata nel nome della Trinità. Nel rito del battesimo emerge la fede in Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo. Una fede che si manifesta nel Credo, che genitori, padrini ed assemblea sono invitati a proclamare. E’ un’ espressione semplice, ma che indica abbandono e fiducia in Dio.

La Trinità non è quindi un mistero oscuro, ma una presenza che agisce da quando comincia l’ avventura esaltante della vita. Nella nostra realtà di creature si inserisce la vita stessa di Dio. Noi siamo “abitati” da Qualcuno, che non ha voluto rimanere in uno splendido isolamento, ma ci ha cercati per entrare in comunione con noi. La Trinità, dunque, è una realtà da vivere con gioia, con gratitudine e con impegno. Ed è Gesù che ci rivela questo mistero e ci fa entrare in esso.

Tracciando su di noi il segno della croce, ricordiamo Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Quel segno e quelle parole, che hanno aperto la celebrazione del battesimo, sono un sigillo indelebile che ci accompagna in ogni giorno della nostra vita, quando la giornata si apre e quando si chiude.

                                        Mons. Antonio Scarcione  

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