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Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 25 febbraio 2012

Arrestato Ignazio La Mattina reo di avere rubato il pettorale della Madonna delle Vittorie

Arrestato il pregiudicato  Ignazio LA MATTINA che nel maggio del 1997 aveva rubato, in concorso con altri, fra cui il sagrestano, il pettorale in oro ed argento della nota icona bizantina raffigurante Maria SS. delle Vittorie, custodita all’interno della Basilica Cattedrale di Piazza Armerina:
Arriva finalmente la condanna definitiva della Corte d’Appello di Caltanissetta, gli uomini del Commissariato di Piazza Armerina, diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti hanno arrestato e condotto alla Casa Circondariale di Enna il signor LA MATTINA Ignazio, classe 1953, per scontare la pena conseguente alla condanna, per essere stato riconosciuto, in concorso con altri, colpevole dei reati di furto, pluriaggravato, da espiare, scontato il periodo già sofferto in regime di custodia cautelare, in carcere per complessivi anni 3, mesi 8 e giorni 23, conseguente alla commissione del sacrilego furto.
I fatti risalgono al maggio del 1997, quando il pregiudicato, unitamente al fratello, esecutori materiali, effettuarono il colpo ai danni della Basilica Cattedrale, con la complicità del sagrestano, basista.
 
Detta condanna è scaturita a seguito della complessa attività investigativa esperita all’epoca dei fatti dal Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, e che porto, alcuni mesi dopo l’evento, all’arresto dei tre individui in esecuzione di O.C.C. emessa dal G.I.P. di Enna, per i consistenti indizi di reato, raccolti dagli investigatori piazzesi, che erano riusciti a ricostruire la rete dei contatti fra i tre - che avevano effettuato anche dei sopralluoghi nella Cattedrale della città della Madonna delle Vittorie prima del furto, raccogliendo dal sacrestano preziose informazioni sul modo di smontare il fercolo contenente la Sacra Icona, nonché per altri indizi che conducevano gli esecutori materiali a personaggi gravitanti nella criminalità del settore delle opere d’arte.

All’epoca, la gravità del fatto - derivante dall’inestimabile valore storico della reliquia sacra asportata, suscitò il risentimento popolare, in quanto legato sia alla coscienza religiosa della cittadinanza piazzese che - legato ad atti di fede alla patrona - sia alla stessa fondazione della città medievale, che nella donazione del Vessillo papale da parte del conte Ruggero il Normanno al contingente lombardo che prese stanza nelle colline di Piazza Armerina, affonda le sue radici – porto il massimo impegno nelle indagini condotte da degli investigatori armerini, culminate con l’arresto dei tre soggetti.

Parte della refurtiva, ovvero alcuni oggetti in metallo prezioso che componevano il pettorale, furono poi, nel 2003, ritrovati e riconsegnati da un cittadino inglese.

Per la cronaca il pettorale che copriva parte dell'Icona bizantina della Madonna era stato realizzato dall'orafo palermitano Camillo Barbavara nel 1632, ed era realizzato in oro, argento, smalti e pietre preziose..

Particolare del pettorale raffigurante il Conte Ruggero a cavallo

Particolare raffigurante la città di Piazza al tempo
del miracolo della pioggia del 24 febbraio 1628


1 commento:

Anonimo ha detto...

sono passati 15 anni e nessuno si è impegnato a far rifare una copia del pettorale e delle corone....
i nostri avi non avrebbero agito in questo modo!!!
comitato voi potete sensibilizzare i quartieranti e l'opiniobe pubblica per ridare onore alla nostra mata patrona. è una campagna che va fatta, troppo tempo anzi si è patto passare...
Che ne pensate?