Chi era San Martino di Tours?
lunedì 10 novembre 2014
11 novembre San Martino la tradizione a Piazza Armerina
Chi era San Martino di Tours?
Martino nacque a Sabaria in Pannonia
(Ungheria), nel 316; era figlio di un importante ufficiale dell'esercito romano,
gli diede il nome di Martino in onore di Marte, il dio della guerra. Fu educato
nella città di Pavia, dove passò la sua infanzia.
A scuola Martino prese i primi contatti
con i cristiani e, all'insaputa dei genitori, si fece catecumeno e prese a frequentare
con assiduità le assemblee cristiane; ancora adolescente, si convertì al
cristianesimo.
Fu arruolato nella guardia imperiale
all'età di quindici anni e venne mandato in Gallia.
La leggenda del Mantello
Quando Martino era ancora un soldato, ebbe
la visione che diverrà l'episodio più narrato della sua vita.
Si trovava alle porte della città di
Amiens con i suoi soldati quando incontrò un mendicante seminudo, d'impulso
tagliò in due il suo mantello militare e lo condivise con il mendicante.
Quella notte sognò che Gesù si recava da
lui e gli restituiva la metà di mantello che aveva condiviso; udì Gesù dire ai
suoi angeli: "Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato,
egli mi ha vestito". Quando Martino si risvegliò il suo mantello era
integro.
Il mantello miracoloso venne conservato
come reliquia, ed entrò a far parte della collezione di reliquie dei re
Merovingi dei Franchi. Il termine latino per "mantello corto",
cappella, venne esteso alle persone incaricate di conservare il mantello di san
Martino, i cappellani, e da questi venne applicato all'oratorio reale, che non
era una chiesa, chiamato cappella.
Decise di lasciare l'esercito ottenendo
dall'imperatore l'esonero dal servizio militare, Martino si recò a Poitiers
presso il vescovo Sant'Ilario, che completò la sua istruzione religiosa, lo
battezzò e lo ordinò sacerdote.
Culto
popolare
Martino si adoperò per la conversione
alla cristianità della popolazione gallica, facendo molti viaggi per predicare
nella Francia centrale e occidentale, soprattutto nelle aree rurali.
Nel corso di questa opera divenne
estremamente popolare, e nel 371 venne consacrato Vescovo per volontà popolare.
Accettò la carica di Vescovo contro i suoi desideri, nei suoi viaggi apostolici
fondava parrocchie, monasteri, e convertiva intere folle.
Divenne celebre per avere resuscitato un
catecumeno e uno schiavo che si era impiccato.
A Chartres guarì una donna muta, a
Parigi un lebbroso, a Treviri un paralitico e un ossesso, a Vienne guarì gli
occhi di San Paolino da Nola (l'inventore delle campane).
Eresse il monastero di Ligugè, il più
antico d'Europa, e quello di Marmontier, tuttora esistente.
Martino lottò contro l'eresia ariana
consentendo di vincerla e creando le premesse per il Concilio di Nicea.
Morì ottantenne a Candes, l’8 novembre 397,
le esequie ebbero luogo l’11 novembre fra un immenso concorso di popolo venuto
d'ogni parte.
La sua fama si diffuse in tutta la
Francia, dove è ancora invocato come primo patrono, in Italia e in tante altre
nazioni, la sua tomba divenne oggetto di molti pellegrinaggi e su di essa venne
eretta una straordinaria basilica, la cattedrale di Tours.
Fu uno dei santi più popolari
dell'Europa occidentale, tanto che molte chiese e parecchi comuni presero il
suo nome.
La nostra città, PLATIA, edificata dai
Normanni, nel nuovo insediamento di Monte Mira, dopo la distruzione della
vecchia città avvenuta nel 1161 ad opera di re Guglielmo I d’Altavilla, volle
legare la sua storia a questo grande santo a cui intitolò la prima chiesa madre
costruita nel 1163
Gli storici del tempo, ci dicono pure,
che il re in persona, Guglielmo I d’Altavilla, venendo per la posa della prima
pietra, approvava l’impianto costruttivo della nuova città, che veniva
proclamata demaniale o regia, dando inizio alla fabbrica di San Martino.
Filippo Rausa
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