"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 1 novembre 2014

Solennità di tutti i Santi

Testi: "...E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d' Israele..." Ap 7, 2-4.9-14 . 
"Carissimi, noi fin d' ora siamo figli di Dio...Noi saremo simili a lui, perchè lo vedremo così come egli è..." IGv 3, 1-3 . 
"...Beati i poveri in spirito, perchè di essi è il regno dei cieli...Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perchè grande è la vostra ricompensa nei cieli". Mt 5, 1-12a.

La festa in onore di tutti i santi si celebra, fin dal IV secolo, nelle varie Chiese, sia occidentali che orientali. Nella Chiesa romana figura dal IX secolo, il 1° novembre. Le letture bibliche guidano alla contemplazione della moltitudine dei salvati nella città del cielo, alla quale anche noi siamo chiamati, perchè Dio ci ha resi suoi figli. 
Le beatitudini presentano la vocazione cristiana alla santità. Ma è, soprattutto, il prefazio, un bel testo di nuova composizione, che racchiude, con grande equilibrio, i temi di questa solennità. 
La celebrazione di oggi rappresenta, cioè, l' insieme di tutti i santi nella gloria del paradiso. Proprio qui, è posta in risalto la comunione tra noi e loro.
Possiamo dire subito che alcuni elementi aiutano a comprendere il senso integrale della celebrazione. Già, lo stesso nome della festa offre un preciso orientamento: festeggiamo "tutti" i santi, non solo i martiri o gli eroi della fede, ma anche coloro che hanno vissuto, coerentemente, il vangelo; i santi di tutte le epoche ed anche quelli dei nostri giorni; festeggiamo, altresì, i santi "anonimi", sia quelli che non conosciamo, sia quelli che riconosciamo come tali, poichè hanno vissuto la fede nella loro vita.

- Il mistero pasquale celebrato nei santi. La Chiesa celebra il mistero pasquale di Cristo, che si attua nei santi, presenti nella Chiesa, come modelli e intercessori. La dimensione universale è evidenziata da queste parole:"Oggi in un' unica festa si celebrano, insieme ai santi canonizzati, tutti i giusti di ogni lingua, razza e nazione".
L' idea centrale è, comunque, questa: oggi ricorre la festa della Chiesa, di tutti i salvati; oggi è la nostra festa, la festa di noi, che nel Battesimo abbiamo ricevuto, in dono, il germe della santità. Ben consapevoli che, ogni dono, comporta impegno e responsabilità da parte di chi lo riceve. L' impegno, cioè, di vivere nella santità.
- Un dono gratuito. Questa consapevolezza è, chiaramente, presente nelle tre letture bibliche. Infatti, la pagina del vangelo riporta le beatitudini, che costituiscono l' annuncio del dono di Dio, che mette il credente nelle condizioni di vivere la parola del suo Figlio; la prima lettura sottolinea, invece, l' universalità della chiamata alla santità: per tutti c'è una via, una speranza, nessuno si può sentire escluso; la seconda lettura, infine, indica che la santità consiste nell' essere "come Dio", poichè egli ci rende suoi figli. Il cammino verso la santità consiste, quindi, nel recuperare, giorno per giorno, l' immagine di Dio, che è in noi. 

                                                                                   Mons. Antonino Scarcione

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