Una visita all’anno
“La visita annuale è il punto di partenza”.“Nell’adolescente serve per verificare una crescita regolare.
Nell'adulto si controlla che peso e pressione siano costanti, che le abitudini di vita siano corrette, che le norme di prevenzione siano osservate, e si richiedono, se necessari, gli esami di sangue e urine.
Nell’anziano, va sempre osservato anche il livello di autonomia fisica e mentale, indispensabile per la qualità della vita e l’indipendenza.
Nelle donne, a parte l’autopalpazione del seno da fare ogni mese, dovrebbero controllare l’anemia in occasione di gravidanze e allattamento, fare il pap-test ogni tre anni e, arrivate alla menopausa, la mammografia ogni due”.
Nelle donne che hanno avuto una madre o una sorella malata di cancro al seno, questo esame in genere si comincia prima, verso i 45 anni, con cadenza annuale.
Le tappe dei controlli sono semplici: intorno ai 50/60 anni è il momento di andare dall’oculista, per misurare la pressione dell’occhio, e di fare la pancolonscopia, che si ripeterà solo dopo altri dieci anni, mentre intorno 60/65 anni la densitometria ossea (o Moc) permetterà nelle donne di verificare se c’é osteoporosi”. Tutto qui? “Niente affatto. La prevenzione è uno stile di vita che comporta a tutte le età il controllo del peso e dell’alimentazione, oltre a una regolare attività fisica, e al costante allenamento di mente e memoria con stimoli, letture e rapporti sociali”.
Alimentazione corretta, mantenimento del peso forma e attività fisica sono le buone abitudini sempre valide, da integrare con questi controlli:25/35 pap-test ogni tre anni; urine, sangue, colesterolo ogni 3/4 anni; verifica dell’anemia in gravidanza o allattamento.
50/60 pancolonscopia ogni dieci anni; tonometria (misurazione della pressione dell’occhio, per valutare il glaucoma).



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