"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

venerdì 16 settembre 2016

NO AL DEPOTENZIAMENTO DELL'OSPEDALE E ALLA CHIUSURA DEL PRONTO SOCCORSO

Comunicato Stampa
Piazza Armerina, 15-09-2016
L' UFFICIO PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO, le Associazioni UCIIM, FIDAPA, CIF, QUARTIERI STORICI, LEGAMBIENTE di PIAZZA ARMERINA, ITALIA NOSTRA, ARCHEO CLUB, AIAS, UNIVERSITA’ DEL TEMPO LIBERO I.NIGRELLI”, ROTARY CLUB, MIRA 1163, riuniti in Assemblea Straordinaria, presso i locali della nuova Curia, allarmati dalle notizie di stampa, facendo tesoro dell'apprensione e preoccupazione dei Vescovi della Sicilia,


DENUNCIANO

il tentativo maldestro, tutt'ora in corso, di depotenziare le strutture sanitarie in Sicilia, ivi compreso quello del Pronto Soccorso dell'Ospedale Civile "Chiello" di Piazza Armerina, negando, così, il diritto alla salute dei cittadini, garantito dalla Costituzione Italiana,


FANNO APPELLO

altresì, alle competenti Autorità Cittadine, Provinciali, Regionali e Nazionali, affinché sia scongiurato questo infelice tentativo, "giustificato" da esigenze di mera razionalizzazione della spesa sanitaria nazionale.

Ciò, in quanto non si tiene conto, ad esempio, delle precarie condizioni della viabilità nella Sicilia interna, nè, tanto meno, della presenza nel territorio dei numerosi turisti, provenienti da ogni parte del mondo, oltre 600 Mila, che ogni anno visitano il centro storico e i rinomati mosaici della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, dichiarati patrimonio UNESCO, fin dal 1997. Nonché della presenza del carcere mandamentale, i cui ospiti resterebbero del tutto privi di struttrure sanitarie, a cui hanno pieno titolo, in eventuali situazioni di emergenza. Platealmente, si ignora e disattende, inoltrre, la doverosa tutela della salute dei cittadini dei centri viciniori, quali Aidone, Barrafranca, Mirabella Imbaccari, Pietraperzia, Raddusa, S.Cono e Valguarnera.

Fanno proprio il documento della Conferenza Episcopale Siciliana, in cui si afferma, perentoriamente, che «il depotenziamento delle strutture sanitarie in Sicilia che garantiscono ai cittadini il diritto alla salute e la paventata chiusura di alcuni presidi ospedalieri, destano apprensione e preoccupazione», auspicando «che i criteri di riorganizzazione della sanità siano ispirati alla dignità della persona umana, salvaguardando le zone disagiate e periferiche della nostra regione» e non da parametri, esclusivamente, economici di risparmio.

                                                                                             Per il Comitato
                                                                                   Don. Antonino Scarcione


Nessun commento: