"Non dubitare che un gruppo di cittadini impegnati e consapevoli possa cambiare il mondo: in effetti è solo così che è sempre andata" (Margaret Mead)



Quello che fai per te stesso morirà con te,quello che fai per gli altri rimarrà per sempre


Palio dei Normanni, 12/13/14 agosto

sabato 17 dicembre 2016

La Domenica con Gesù, IV di Avvento / A

……… per tutti coloro che desiderano lasciarsi guidare dalla Parola di Dio: un commento per meditare e per prepararsi alla Liturgia della Santa Messa domenicale

Testi: “…Il Signore stesso vi darà un segno…La vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele” Is 7,10-14 . 
“Paolo, servo di Gesù Cristo…Scelto per annunciare il vangelo…A tutti quelli che sono a Roma…Grazia a voi e pace da Dio…” Rm 1,1-7 . “…Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo…Giuseppe suo sposo…pensò di ripudiarla in segreto…In sogno un angelo del Signore…Gli disse…Giuseppe…Non temere di prendere con te Maria, tua sposa…Il bambino…Viene dallo Spirito Santo…” Mt 1,18-24.

Dopo tre settimane, l’Avvento sta per concludersi. Noi attendiamo il Natale, ormai imminente, confermando l’ attaccamento alla nostra fede nel Signore Gesù e nel mistero dell’ Incarnazione. 
Qual è, dunque, l’origine di Gesù ? Essa ci viene presentata da Matteo, in questo modo: A Nazaret c'è una ragazza, Maria, promessa sposa di Giuseppe. Nel tempo in cui Maria e Giuseppe, come prevedeva la legge, non convivono e quindi non consumano le loro nozze, accade ciò che è, umanamente, inaudito: Maria si trova incinta. Cosa significa questo fatto ? Ciò vuol dire che, quel figlio, solo Dio può darlo. Ecco, questa è la genesi di Gesù.

L’ evangelista Matteo, come ben afferma Enzo Bianchi, Priore di Bose, ci mette di fronte ad una situazione reale: Maria è incinta senza aver conosciuto uomo e Giuseppe ignora cosa possa essere accaduto. Quest’ ultimo, presentato come un giusto, un credente, venuto a conoscenza della cosa, pensa di sciogliere il vincolo nuziale, senza dire nulla pubblicamente, per non svergognarla.

Difficile per noi decifrare cosa muoveva Giuseppe ad assumere tale decisione. Secondo alcuni, egli vorrebbe applicare la legge sull’ adulterio; secondo altri, egli è ferito e deluso. Più semplicemente, si può ritenere che Giuseppe pensi di fare un passo indietro, rinunciando alla propria paternità. Ecco, quindi, l’ angelo, il messaggero del Signore, che si fa presente a Giuseppe, in sogno, mezzo attraverso il quale nell’ A.T. Dio ha rivelato la sua volontà. “Giuseppe,…Non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti, il bambino, che è generato in lei, viene dallo Spirito Santo…lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati.

Di fronte a questo racconto di miracolo, gli uomini e le donne di oggi sono tentati di esitare e di leggerlo come un mito, noi, con sguardo puro, dovremmo, invece, cercare di capire ciò che, in profondità, il messaggio vuole comunicarci. Vediamo che l’ evangelista vuol far comprendere al lettore che un uomo come Gesù ci è stato inviato da Dio.

A Giuseppe, conseguentemente, viene chiesto di accogliere, come figlio, Gesù; un figlio che in verità non è suo figlio. Quando Giuseppe si sveglia, notiamo che egli “fece come gli aveva ordinato l’ angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, che diede alla luce un figlio, che egli chiamò Gesù”.

        Mons. Antonino Scarcione

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